Era descritto come un ragazzo buono, altruista e gentile. Per questo nessuno riesce a credere che Alberto Marzo, non ci sia più. Il 25enne, originario di Tiggiano, ha deciso di togliersi la vita, impiccandosi ad un albero in una campagna di proprietà della sua famiglia, dove è stato ritrovato senza vita. Quando ormai era troppo tardi e non c’era più nulla da fare.
Il padre, svegliandosi per andare a lavoro, aveva notato che non era tornato a casa. Preoccupati per quell’assenza, avevano cominciato a cercarlo ovunque fino al tragico epilogo, avvenuto a metà mattinata.
Quando la notizia ha cominciato a diffondersi nella cittadina del Capo di Leuca che conta poco meno di 3mila anime, l’incredulità è stata tanta.
Alberto era descritto come un gran lavoratore e amante della bicicletta. Aveva partecipato anche alle ricerche della piccola Noemi, quando era scomparsa. Da un po’ il sorriso che aveva sempre stampato sul viso era adombrato da un velo di tristezza, ma nessuno, soprattutto tra gli amici, avrebbe immaginato una tragedia simile. Forse aveva provato a trasmettere il suo stato d’animo su Facebook, attraverso alcune canzoni che ora, alla luce di quanto accaduto, sembrano avere un significato diverso.
Quella bacheca che ora ospita i messaggi di chi gli voleva bene: «Ci hai lasciato così senza dire niente, sempre con il sorriso sempre… parlavamo, sorridevi come sempre . Ti vogliamo bene. Tutti Buon viaggio angelo… sempre nel cuore, guardami ogni tanto e dimmi se sbaglio… sei e sarai sempre un amico» si legge.
La salma del giovane, dopo gli accertamenti del caso, è stata restituita alla famiglia che potrà piangere per questo figlio scomparso troppo presto.
