
Hanno cercato in tutti i modi di aiutare il piccolo delfino in difficoltà che – forse per le ferite o perché aveva perso il senso dell’orientamento – stava tentando di raggiungere la riva. Lo hanno persino tenuto in braccio fino all’arrivo degli uomini in divisa i bagnanti della spiaggia in località Alimini che hanno assistito al “fuoriprogramma”, insolito quanto triste.
Gli sforzi e la gara di solidarietà nata dal passaparola non sono stati vani, come si era temuto per le ferite che il piccolo aveva riportato forse per l’impatto con una barca (o con un’elica).
Gli uomini della Capitaneria di Porto, allertati immediatamente dai presenti, hanno provato a riportare il giovane esemplare, forse una femmina, al largo. E ci sono riusciti, ma è tornato di nuovo verso la spiaggia, a pochi passi dalla battigia.
A quel punto la Guardia Costiera lo hanno condotto in un punto più sicuro, dove è stato monitorato da una biologa marina: si intuisce chiaramente che è sofferente. Nuota con lentezza ed è spaesato e – come detto – ha delle lesioni che hanno interessato un polmone.
Il lieto fine
Ora sta bene. Le operazioni per evitare il peggio non sono state facili, ma alla fine ce l’hanno fatta, con l’aiuto di tutti. Dopo tre tentativi, il delfino si è liberato dell’imbracatura e si è allontanato, come si legge sulla pagina Facebook «Sos Fauna Calimera». Tutto è bene quel che finisce bene, insomma.
Non è la prima volta
Era già accaduto a maggio, sempre sul litorale di Otranto. In quel caso ci sono voluti molti tentativi ed il bagno fuori stagione di un coraggioso volontario per salvare la vita al delfino spiaggiato. Il mammifero, evidentemente disorientato, dopo le iniziali ‘reticenze’ è riuscito ad allontanarsi verso le acque più profonde.