Il Mercato del Pesce di Gallipoli è uno dei luoghi simbolo della città, dove si snoda la principale attività economica della Perla dello Jonio.
Presto, sulla rampa d’accesso, verrà svelata una lapide marmorea ad iniziativa dell’Associazione Gallipoli Nostra, che ha trovato la collaborazione dell’Amministrazione comunale che ha prestato patrocinio gratuito.
La lapide è quella dettata nel 1932 da Ettore Vernole in occasione della costruzione del primo mercato del pesce, ma che andò distrutta nel 1943.
Un documento, come raccontano dall’associazione che ha tra le finalità la valorizzazione culturale della città jonica, che è di una eccezionale bellezza anche per la sintesi efficace che si fa della storia commerciale di Gallipoli, nella piazza da cui si esportava l’olio d’oliva in tutta Europa.
Le pile regie erano quattro enormi vasche in pietra leccese, rifatte in marmo nel 1806. Una memoria molto importante, quindi, per la città di Gallipoli.
L’idea è che da questa lapide si possa definire un itinerario culturale e turistico “che leghi tutte le memorie relative al commercio dell’olio d’oliva, dai frantoi ipogei alle cisterne di deposito, alle sedi storiche dei viceconsolati, fino al Museo civico dove è custodita la lunga iscrizione incisa su quattro grandi lastre di marmo, datata 1743, con le minute degli obblighi e delle tassazioni imposte nel campo del commercio”.
Lo svelamento dell’iscrizione avverrà sabato prossimo.
