Nel pomeriggio di ieri, durante il servizio di prevenzione e controllo dei reati, gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Lecce hanno notato due persone che camminavano a piedi nel centro storico. Un particolare ha insospettito gli operatori: uno dei due uomini, alla vista dell’auto sponsorizzata, ha accelerato l’andatura e ha cercato di defilarsi dietro le autovetture in sosta.
Questo ha insospettito gli agenti che hanno deciso di procedere al controllo.
Fermati, mentre uno dei due uomini si è dimostrato collaborativo e spontaneamente ha estratto dalle tasche il contenuto, l’altro ha cercato di eludere le richieste, tergiversando e accampando motivazioni varie riguardo al fatto che il controllo gli avrebbe fatto perdere il treno per rientrare al proprio paese di residenza.
Tenuto conto del suo comportamento insofferente e agitato, i poliziotti, sospettando che il fermato potesse occultare qualcosa addosso o nel borsello in suo possesso, hanno deciso di procedere a una perquisizione personale. L’accertamento ha permesso di riscontrare nella tasca destra dei pantaloncini, un coltello a serramanico, della lunghezza totale di 21 cm e 20 banconote da 50 euro, che presentavano elementi e numeri di serie identici e ripetuti tali da poter ritenere le banconote contraffatte.
Gli accertamenti successivi in Questura hanno permesso di verificare che l’uomo, un 36enne nato a Massafra ma residente a Casarano, aveva fornito generalità false e che, a suo carico, sono risultati numerosi precedenti penali in materia di reati contro il patrimonio e armi e in atto, la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per due anni nel comune di residenza.
La successiva perquisizione domiciliare, con l’ausilio degli agenti del Commissariato di Taurisano, ha permesso di rinvenire in una stanza dell’abitazione, altre due banconote da 50 euro che presentavano elementi e caratteristiche tali da poterli ricondurre a banconote contraffatte.
Tutto il materiale rinvenuto sulla persona e presso l’abitazione è stato sottoposto a sequestro penale e repertato.
Alla luce di quanto esposto, l’uomo è stato accompagnato presso il domicilio dichiarato e sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
Naturalmente i provvedimenti adottati in fase investigativa e /o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza.