Dà vita a un’attività di spaccio tra i quartieri Santa Rosa e Salesiani, per un 46enne si aprono le porte del carcere

L’operazione condotta dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce. L’uomo è stato tratto in arresto e condotto presso il carcere di Lecce.

Nella tarda serata di ieri, nel corso di un’operazione della Squadra Mobile, Diretta dal Vicequestore Alessandro Albini, finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti, è stato tratto in arresto in flagranza di reato Giuseppe Tornese, 46enne pluripregiudicato per reati dello stesso tipo.

L’uomo infatti, aveva posto in essere, soprattutto nelle ore serali, un’intensa attività di spaccio presso un suo domicilio nella zona tra il quartiere Salesiani e Santa Rosa, avendo cura di utilizzare un’abitazione diversa dalla sua residenza, già teatro di altre operazioni di Polizia Giudiziaria, al fine di sviare i sospetti delle Forze di Polizia sul suo operato.

Pertanto gli uomini Questura sono stati impiegati in un servizio di osservazione e controllo presso la casa che, nella tarda serata di ieri, ha dato i suoi frutti, quando, due donne sono scese da un’autovettura e sono entrate nel condominio sotto osservazione, dove subito dopo è sopraggiunta un’altra macchina, risultata in uso al 46enne.

Gli investigatori sono intervenuti immediatamente intuendo di trovarsi nella classica fase di abboccamento tra spacciatore e clienti e hanno bloccato e controllato  l’uomo, che da subito ha manifestato forte nervosismo e insofferenza facendo sì che gli agenti prendessero la decisione di compiere una perquisizione personale, che ha portato al rinvenimento di una busta in cellophane termosaldata, confezionata sottovuoto, contenente circa 19 grammi di cocaina.

Inoltre, all’interno dell’abitazione, sono state sequestrate dosi singole dello stesso stupefacente, già pronto per la cessione, confezionato con cellophane di colore bianco termosaldato all’estremità.

Sempre nella dimora è stato sequestrato, un guanto in cellophane trasparente contenente sostanza in polvere di colore bianco, non reagente al narcotest, che per la modalità di presentazione è stata probabilmente utilizzata per diluire la droga; vari fogli dattiloscritti con associazione di nomi e cifre; tre bilancini elettronici di precisione; una confezione di sacchetti per sottovuoto “universali” parzialmente utilizzati, simili per forma e dimensione a quello rinvenuto addosso a Tornese e contenente la sostanza stupefacente; quanto altro necessario per il confezionamento delle singole dosi, ossia due forbici, un rotolo di nastro gommato, diversi altri sacchetti per il sottovuoto all’interno del sacchetto dei rifiuti, sono stati scoperti ritagli in cellophane di forma circolare, solitamente utilizzati per confezionare le dosi e un telefono cellulare.

All’interno di una delle autovetture, sotto il sedile lato passeggero, è stato scoperto un bastone telescopico in metallo e impugnatura in gomma, del genere vietato.

Le operazioni di ricerca, è stata estesa anche in quella che risulta essere la reale residenza dell’uomo, dove è stata sequestrata un’altra dose di cocaina del peso di 0. 25 grammi; un bilancino elettronico di precisione; la somma di tremila euro suddivisa in banconote di vario taglio; nonché la macchina per lo stoccaggio sottovuoto per lo stupefacente.

Alla luce dei fatti e tenuto conto dei riscontri oggettivi, della sostanza stupefacente e del materiale utile al frazionamento e confezionamento, Giuseppe Tornese è stato tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente e per il possesso del bastone telescopico.

D’intesa con il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Lecce, è stato associato presso la Casa Circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.



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