Per sfuggire alla pena inflittagli si era rifugiato nel Lazio, ma le indagini puntuali della Polizia di Stato hanno fatto sì che venisse rintracciato e per lui è scattato l’arresto.
Nella mattinata di ieri, personale della Squadra Mobile di Lecce e della Sisco (Sezione Investigative del Servizio Centrale Operativo) di Lecce, con il supporto operativo della Sisco di Roma, hanno tratto in arresto a Torvaianica (frazione del Comune di Pomezia), N.R. pregiudicato leccese del 71enne, destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti per oltre 20 anni di reclusione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce il 17 novembre scorso, per reati inerenti associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed armi.
Questi, a seguito dell’esecutività del provvedimento restrittivo, dal mese di novembre 2023 si era reso irreperibile tentando di sottrarsi alla cattura.
Grazie alle indagini svolte dagli uomini della Polizia di Stato, il 71enne è stato individuato nel comune laziale nel mentre si trovava all’interno di un supermercato mentre faceva la spesa e immediatamente bloccato e tratto in arresto.
L’arrestato, nel primo decennio degli anni 2000, è stato un personaggio di spicco della criminalità organizzata salentina in quanto a capo del Clan “Nisi-Briganti”, affiliato all’associazione “Sacra Corona Unita”.
Il 12 maggio 2013, infatti, gli agenti della Squadra Mobile del capoluogo, insieme ai colleghi della Mobile di Roma, lo aveva già tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nella quale erano coinvolte a vario titolo 62 persone per i reati di 416 bis e art.74 dpr 309/90.
Le attività sono state coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.