È cominciato con una “gentilezza” l’incubo vissuto da una 17enne di Lecce, importunata da un 24enne che stava cercando di aiutare. Questi i fatti che hanno fatto scattare l’arresto del giovane, finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale e tentata rapina.
La ragazzina si trovava al volante della sua minicar, ferma al semaforo di viale Japigia, quando è stata affiancata da un’auto. L’uomo alla guida, approfittando del momento, forse in attesa che scattasse il verde, le ha chiesto dal finestrino delle informazioni su dove si trovasse una via. La 17enne, non conoscendo la strada ed essendo scattato il verde, si è fermata poco più avanti per cercarla, in buona fede, su google maps. Mentre rispondeva alla domanda dello sconosciuto, fornendo le indicazioni su come raggiungere l’indirizzo cercato su internet, l’uomo, fingendo di non capire dove fosse, prendeva il cellulare della malcapitata con la scusa di “vedere meglio”. In quel momento è cominciato un incubo. Il 24enne è riuscito ad entrare nella minicar, “invitando” la ragazza a seguirlo con la scusa di dover spostare il veicolo per timore di una contravvenzione.
La poveretta, per recuperare il cellulare, ha seguito l’uomo e dal finestrino, lato passeggero, lo ha invitato insistentemente a restituirglielo. Lo “sconosciuto” non ha voluto sentire ragioni forse perché, purtroppo, il suo “obiettivo” non era il telefono, né l’auto. Dopo aver aperto lo sportello, ha afferrato la 17enne per un braccio, spingendola dentro l’auto. E ha cominciato a masturbarsi. La ragazza, nonostante fosse molto spaventata, è riuscita a reagire e, recuperato il telefono, è scappata minacciando ad alta voce di chiedere aiuto alla Polizia. Cosa che ha fatto, immediatamente, costringendo il malintenzionato ad allontanarsi. Ha avuto anche la prontezza, o il coraggio, di leggere e segnare la targa del veicolo.
Un dettaglio importante per chiudere il cerchio. Gli agenti delle volanti, intervenuti, sono riusciti a risalire all’uomo, un 24enne della provincia di Lecce che, nel frattempo aveva raggiunto la sua abitazione.
Svegliato nel cuore della notte dagli agenti di Polizia, per lui – un volto già conosciuto alle Forze dell’Ordine per essersi reso responsabile, negli ultimi anni, degli stessi reati – si sono aperte le porte del Carcere di Lecce, come disposto dal pm Paola Guglielmi, con l’accusa di violenza sessuale e tentata rapina.
