Si rifiutò di visitare a casa una bambina con la febbre alta? Assolta una guardia medica

I giudici della seconda sezione collegiale hanno ritenuto un 61enne di un paese del Basso Salento, non colpevole del reato di rifiuto di atti d’ufficio.

Era accusato di essersi rifiutato di visitare una bambina con febbre alta, ma al termine del processo è arrivata l’assoluzione per una guardia medica.

I giudici della seconda sezione collegiale ( Presidente Stefano Sernia) hanno ritenuto un 61enne di un paese del Basso Salento, non colpevole del reato di rifiuto di atti d’ufficio.

Anche il pm Paola Guglielmi aveva invocato l’assoluzione per il medico.

L’imputato era assistito dall’avvocato Luigi Potenza. Invece, la madre della bambina si era costituita parte civile con l’avvocato Roberto Bray.

I fatti si sarebbero verificati il 6 luglio del 2019.

Secondo l’accusa rappresentata dal pm Maria Vallefuoco, la guardia medica si sarebbe rifiutata di effettuare una visita domiciliare per la formulazione di una diagnosi ed eventuali cure specifiche, nonostante la richiesta della madre di una bambina affetta da iperpiressia. Nello specifico, riteneva la Procura, la guardia medica rifiutava il suo intervento, limitandosi verbalmente ad indicare un antibiotico. E di fronte alle rimostranze della madre della bimba, l’uomo avrebbe riposto, dicendole: “Evidentemente non hai bisogno, fai quello che vuoi”.

Come detto, tali accuse sono cadute al termine del processo.