Clona la carta di credito di un salentino per pagarsi le ricariche telefoniche, nei guai 56enne veneta

Ha clonato la carta di credito di un 46enne salentino per pagare ricariche telefoniche: nei guai è finita una 56enne di Sant’Ambrogio di Valpollicella.

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Dopo aver clonato la carta di credito di un 46enne di Lizzanello ha effettuato diverse ricariche telefoniche sul suo numero di cellulare, ma se pensava di averla fatta franca si sbagliava. Nei guai è finita C.P. 56enne di Sant’Ambrogio di Valpollicella, cittadina veneta in provincia di Verona. La denuncia del malcapitato, scritta nero su bianco, ha permesso agli uomini in divisa di avviare le indagini e incastrare la donna, deferita in stato di libertà per «indebito utilizzo, falsificazione, alterazione carte di credito».

La 56enne, dopo aver clonato la carta di credito, come detto, effettuava delle ricariche sulla propria utenza telefonica. Particolare che ha permesso ai carabinieri della stazione di Lecce di stringere il cerchio. L’Autorità Giudiziaria è stata informata dell’accaduto dai militari.

Raccomandazioni

Il fenomeno della clonazione di carte di credito e bancomat ‘conta’ numeri importanti grazie anche alle tecniche, sempre più sofisticate, utilizzate dai truffatori per carpire i dati personali di poveri malcapitati, causando spesso anche danni ingenti. Per scongiurare il pericolo, a volte, bastano una serie di piccoli accorgimenti: coprire con la mano la digitazione del pin allo sportello, conservare gli scontrini dei pagamenti effettuati, in modo da verificare dall’estratto conto, le somme addebitate e quelle effettivamente spese. E ancora, evitare gli acquisti su siti poco affidabili e conservare il codice segreto del bancomat in un posto sicuro.



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