‘Chiusi per sicurezza’, disinfestazione in atto all’INAIL di Lecce

Stando ad alcune voci trapelate, ma ancora da confermare ufficialmente, l’Inail di Lecce avrebbe chiuso la propria sede per ‘motivi di sicurezza’ dovuti alla presenza di alcuni parassiti infestanti (forse pidocchi o pulci). Disinfestazione in atto.

Sarebbe la presenza di pulci e pidocchi, o altri parassiti infestanti, la causa della chiusura nella mattinata odierna degli uffici dell’INAIL, situati in via Oronzo Quarta, a pochi metri dalla stazione ferroviaria di Lecce. Nessun comunicato ufficiale lo conferma, almeno per il momento, ma le voci sono trapelate e di bocca in bocca giunte fin nelle redazioni di tanti organi di stampa del territorio.

Necessario, in casi del genere, un intervento tempestivo atto ad eliminare qualsiasi minaccia per l’ambiente  e – com’è giusto che sia – nei confronti della salute delle persone. Stamattina, infatti, i cittadini leccesi in coda davanti alla sede dell’INAIL si sono trovati di fronte agli occhi un cartello che recita così:“Si comunica che oggi 13/07/2015 per motivi di sicurezza la sede sarà chiusa”, firmato dal Direttore leccese dell’Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Così, coloro i quali avrebbero dovuto sbrigare le rispettive pratiche, dovranno un attimo rivedere i piani della giornata. La motivazione di questo improvviso provvedimento? Semplice, nei locali della struttura è in atto una disinfestazione ecologica.

Episodi, questi, causati anche dal caldo torrido che sta facendo boccheggiare l’intero capoluogo salentino. Ora, al di là di tutto, è risultato doveroso chiamare una squadra d’intervento onde fugare ogni dubbio. Come da manuale, situazioni di tale portata chiedono anzitutto una fase di monitoraggio del problema, verificando o meno la presenza della tipologia di parassiti. Dopodiché, qualora vengano individuati, occorre un piano di lotta atto ad eliminare quei fattori che determinano lo sviluppo degli infestanti. E non è tutto. A lavoro finito, le norme prevedono l’attenta verifica dei risultati con tanto di certificazione.

Per tale serie di motivi, dunque, diventa quanto mai necessaria la sospensione delle attività. Del resto è in ballo l’incolumità dei clienti. Si ricorderà, tra l’altro, il recente episodio del paziente morso da una zecca all’interno dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce (episodio accaduto intorno ai primi di Luglio). Nello scorso gennaio, invece, a Palazzo Carafa ci fu una riunione volta ad affrontare l’emergenza pidocchi in alcune scuole leccesi. Segno evidente che la problematica va fronteggiata con assoluta priorità.



In questo articolo: