Due persone sono finite nei guai al termine dei controlli dei Carabinieri Forestali. Una perché “scoperta” mentre cercava di bruciare alcuni rifiuti, tra cui anche della plastica tra tubi usati per irrigare e teli. L’altra per aver costruito un fabbricato senza titolo abilitativo, tra l’altro in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico. Per tutti e due è scattata una denuncia a piede libero.
Il primo caso è accaduto a Nardò, in località Grotta. Qui i forestali di Gallipoli hanno scoperto un uomo che aveva accatastato e bruciato dei rifiuti ‘speciali’ non pericolosi. È stato proprio pizzicato mentre, in un terreno di sua proprietà, incendiava scarti vegetali, tubi di irrigazione e teli in plastica, insomma gli “scarti” della sua attività agricola. Per questo è stato deferito in stato di libertà.
A Sant’Andrea, a Melendugno, gli uomini della stazione di Otranto hanno deferito in stato di libertà un uomo per dei lavori edili eseguiti in assenza di titolo abilitativo, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico e vincolo idrogeologico. In pratica aveva realizzato un fabbricato di circa 80 mq, destinato a diventare un’abitazione privata con tanto di pergolato, perfettamente rifinito con pilastri in muratura e ricoperto con una struttura in alluminio e telo.