Una storia di presunte minacce per debiti di droga che avrebbero coinvolto una minorenne dell'hinterland di Maglie. Questa mattina, la ragazzina è stata ascoltata sulla vicenda dal pm Roberta Licci, nell'ambito dell'incidente probatorio disposto dal gip Simona Panzera.
Ricordiamo che la giovane avrebbe accumulato un debito con il suo pusher, il 19enne di Castrignano de’ Greci, Eliseo Corina, arrestato il 2 luglio scorso dai militari della stazione di Maglie. La stessa minore, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri, per "saldare il conto", avrebbe iniziato a sottrarre alcuni oggetti di valore dalla sua abitazione, (tra cui alcuni monili ed un tablet) consegnandoli poi come pegno al suo spacciatore.
La minorenne, apparsa confusa e spaventata, avrebbe risposto quest'oggi alle domande del pubblico ministero, sulle minacce estorsive subite e sul denaro che consegnava a Corina, anche attraverso un'altra persona. Ella, nell'esporre nuovamente i fatti, avrebbe mostrato, però, alcune contraddizioni rispetto a quanto dichiarato ai carabinieri nel corso di un precedente interrogatorio. La minore raccontò già ai militari di Maglie di avere inizialmente saldato a fatica i suoi debiti, ma che poi le richieste del “creditore” sarebbero diventate sempre più pressanti e veementi.
A complicare ulteriormente le cose, la presenza di una terza persona che avrebbe acquistato dal Corina un ulteriore quantità di sostanza stupefacente, sostenendo di comprarla per conto dell’ignara minorenne.
Esasperata dalle presunte richieste estorsive, la ragazzina ha informato dei fatti i carabinieri, che hanno così organizzato un" incontro" col pusher. Oltre alla minorenne, vi era anche il suo fidanzato. I carabinieri di Maglie, sono usciti allo scoperto quando Corina ha ricevuto i soldi; accompagnato in caserma, per lui sono scattate le manette per spaccio di sostanza stupefacente, estorsione ed istigazione, proselitismo ed induzione al reato di persona minore.
Nel corso dell’udienza di convalida del luglio scorso, Eliseo Corina ha fornito la sua verità. Il gip Simona Panzera ha comunque convalidato l’arresto e ha disposto un’attenuazione della custodia cautelare in carcere con quella meno afflittiva dei domiciliari. Alla presenza del proprio avvocato difensore Luigi Corvaglia, Corina ha puntualizzato di non conoscere la ragazzina. Ha ammesso invece di conoscere una sua amica maggiorenne, la quale avrebbe acquistato la marijuana, senza però corrispondere quanto dovuto. Quando poi il giovane castrignanese le ha chiesto i soldi, sarebbe spuntata la minore per la quale l’amica avrebbe acquistato la droga. Fino a quando sarebbe intervenuto il fidanzato della giovane che avrebbe teso una trappola a Corina accordandosi con i carabinieri per far arrestare il ragazzo.
Nel corso dell’attività di indagine, i Carabinieri hanno altresì deferito in stato di libertà altri due giovani, M. L. N., 21enne di Castrignano de’ Greci, e G. L. 18enne di Maglie. Il primo risponde di estorsione in concorso insieme al Corina ed induzione all’uso di illecito di stupefacenti; il secondo di ricettazione, per aver acquistato dal 19enne di Castrignano, a fronte del pagamento di poco più di 200 euro, i monili in oro ed il tablet che la minore aveva consegnato al pusher, nel tentativo di saldare il suo debito.
