I guai per Davide Gigliola, ventiduenne volto già noto alle forze dell’ordine, sono iniziati lo scorso aprile, quando i docenti di una scuola superiore di Tricase avevano ‘pizzicato’ uno studente mentre stava tranquillamente confezionando una canna in classe. Gli insegnanti, dopo averlo bloccato, hanno segnalato l’accaduto ai carabinieri della stazione locale.
Il minorenne era stato trovato con un grammo di marijuana che, come è emerso poi dalle indagini successive, aveva acquistato dal 22enne. E non era nemmeno la prima volta a quanto pare: lo studente, infatti, si ‘riforniva’ da Gigliola da più di un anno, anche più volte alla settimana.
Pochi dubbi, quindi, sul fatto che Gigliola si dedicasse all’attività di spaccio. Attività, peraltro, aggravata dal fatto che la vendita della droga era stata effettuata nei confronti di un minorenne. Motivo sufficiente a far scattare l’arresto. Durante la perquisizione domiciliare, il ventiduenne era stato trovato a sua volta in possesso di un grammo di marijuana. La sostanza stupefacente era nascosta in un cassetto del bagno.
Così, dopo più di tre mesi, i Carabinieri della Stazione di Tricase, hanno bussato alla porta del ventiduenne per arrestarlo, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare. Il provvedimento cautelare è stato emesso dall’Ufficio GIP del Tribunale di Lecce, dott. Sernia, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, la dottoressa Vallefuoco. Il giovane, terminate le formalità di rito, è stato sottoposto ai domiciliari.
