I militari dell’Arma della Stazione dei Carabinieri Forestali di Tricase, hanno deferito in stato di libertà, P.R., nata a Castrigano del Capo, ma residente a Gagliano, 71enne, che dovrà difendersi dalle accuse di “interventi edilizi nelle zone sottoposte a vincolo in assenza di permessi” e “lavori su beni paesaggistici in assenza di autorizzazioni.
La donna, a Castrignano, in Località “Foresta Forte”, ha applicato un manto stradale in calcestruzzo su una strada sterrata, per una lunghezza di circa 49 metri e larghezza di circa tre metri, causando la trasformazione del territorio in una zona gravata da vincolo paesaggistico e vincolata dal P.P.T.R. (Piano Paesaggistico Territoriale) Puglia, come “Immobili e aree di notevole interesse pubblico.
Dovranno rispondere delle stesse contestazioni anche tre uomini di Tiggiano: A.D. 58enne; A.G. 55enne e A.S. 51enne, scoperti sempre dai militari dei Carabinieri Forestali di Tricase.
I tre hanno realizzato, in assenza di titoli abilitativi, a Tiggiano, in Località “Torre Nasparo”, un manufatto per il contenimento dell’acqua piovana, di circa 26 metri quadrati, in una zona gravata da vincolo paesaggistico, ricadente nel Parco Naturale Regionale “Costa Otranto_Santa Maria di leuca e Bosco di Tricase”, un sito che risulta essere di importanza comunitaria.
