Rifiuti speciali all’aperto: il Noe sequestra pannelli fotovoltaici

I Carabinieri del Noe di Lecce hanno sequestrato venticinque pannelli fotovoltaici in silicio abbandonati sul terreno di un località situata a Soleto.

Diciotto contenitori in legno, ciascuno con dentro venticinque pannelli fotovoltaici in silicio delle dimensioni di due metri quadrati l'uno; erano lì, abbandonati  sul nudo terreno, esposti all'azione degli agenti atmosferici, pur essendo rifiuti speciali pericolosi inclusi tra le apparecchiature elettriche ed elettroniche (r.a.e.e.) da marzo 2014.
 
Questo è quanto hanno scoperto a Soleto, in località “Giancana”,  i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce, all'interno del parco fotovoltaico di proprietà di una società toscana. Non appena terminato lo specifico servizio di controllo ambientale – finalizzato a verificare le corrette modalità di smaltimento dei pannelli fotovoltaici giunti "a fine vita" – il materiale è stato sottoposto a sequestro preventivo d'urgenza.
 
Il legale rappresentante della suddetta società è stato segnalato all'autorità giudiziaria, e adesso dovrà difendersi dalle accuse di deposito incontrollato di rifiuti e della gestione di rifiuti speciali non autorizzata.
 
È la prima volta che si effettuano controlli di questo tipo e, ovviamente, il Noe  intensificherà le attività ispettive nei parchi fotovoltaici esistenti nel territorio – con particolare attenzione per quelli che hanno goduto degli incentivi dei vari conti energia – in considerazione del fatto che in alcuni casi, soprattutto negli impianti fotovoltaici più datati, i pannelli sono in corso di sostituzione per "fine vita utile".
 
In altri invece le società proprietarie stanno provvedendo alla loro rimozione per sostituirli con modelli più recenti, permettendo migliori rendimenti e manutenzioni limitate.