Le amputarono una gamba, morì qualche mese dopo. L’autopsia conferma l’ipotesi dell’infezione

Carmela Spedicato, la mattina del 23 gennaio fu investita a Nardò da un grosso automezzo; la donna, condotta con urgenza all’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce fu sottoposta ad un’operazione di amputazione della gamba e morì mesi dopo per un’infezione.

Sarebbe stata un'infezione a causare la morte di una 62enne neretina, deceduta in ospedale il 30 maggio, dopo essere stata investita da un Tir nel gennaio scorso. È quanto emergerebbe dall'autopsia sul corpo della donna, effettuata dai medici legali Roberto Vaglio e Vincenzo Garzya allo scopo di verificare lesioni di evidenza macroscopica ed effettuare un prelievo di tessuto. Adesso, entro il termine di quattro mesi, i medici legali depositeranno i risultati e provvederanno all'esame istologico.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Carmela Spedicato, la mattina del 23 gennaio si trovava sul marciapiede, nei pressi del supermercato Sigma al centro di Nardò, quando un grosso automezzo l'avrebbe colpita violentemente all'altezza della gamba sinistra. Sembrerebbe  che il camion facesse manovra, mentre usciva dalla zona di sosta del supermercato, dove aveva scaricato merce. La donna, condotta con urgenza all'Ospedale "Vito Fazzi" di Lecce fu sottoposta ad un'operazione di amputazione della gamba. Successivamente la 62enne di Nardò fu dimessa, e si recò nuovamente varie volte all'Ospedale, nei mesi successivi, per togliere la medicazione; con il passare dei giorni, però, le sue condizioni cominciarono a peggiorare e la donna morì in data 30 maggio. La causa del decesso come sembrerebbe confermare l'esito dell'autopsia, sarebbe avvenuta a causa di una infezione sopravvenuta all'amputazione dell'arto.

Al momento non c'è nessun indagato per "colpa medica"e l'unica persona finita registro degli indagati, su richiesta del Pubblico Ministero Stefania Mininni è un camionista 43enne di Bisceglie, difeso dall'avvocato Carmelo Stefanelli del Foro di Bari ed in sostituzione dall'avvocato Simona Guido di quello di Lecce. L'erede della donna investita, la sorella 68enne Mariantonietta Spedicato,
è difesa dall'avvocato Antonio Falangone.

L'inchiesta, condotta dalla Dr.ssa Mininni, però, starebbe prendendo in considerazione anche l'ipotesi che la donna non ci vedesse bene da un occhio e a quel punto le indagini potrebbero assumere una piega differente. Domani, comunque, si terranno a Nardò, i funerali della sfortunata 62enne.



In questo articolo: