Doveva uscire dall’ospedale e invece muore. Indagati i medici del reparto di geriatria e ortopedia del ‘Santa Caterina’

Gli avvisi di garanzia nei confronti dei medici sono un atto dovuto in vista dell’autopsia, affidata al medico legale Alberto Tortorella. Raffaele Margiotta era ricoverato da circa due mesi a causa di una frattura al femore.

I medici di geriatria e ortopedia del "Santa Caterina Novella" che hanno avuto in cura Raffaele Margiotta, finiscono nel registro degli indagati. Naturalmente, gli avvisi di garanzia sono un atto dovuto in vista dell'autopsia, affidata al medico legale Alberto Tortorella. Attualmente, la salma di Margiotta è conservata presso la camera mortuaria del “Vito Fazzi” di Lecce. I medici indagati per omicidio colposo potranno nominare un proprio legale di fiducia.
  
La Procura di Lecce, per mano del pubblico ministero Roberta Licci, ha aperto un’inchiesta dopo la denuncia dei familiari dell'uomo. Questi hanno presentato un esposto direttamente agli uffici della Procura. La vittima, un 80enne di Lecce, è morto lunedì scorso presso il nosocomio di Galatina. Era ricoverato nel reparto di geriatria. In precedenza, Margiotta si trovava in quello di ortopedia dopo l'operazione subita a causa di una frattura al femore che, evidentemente, è risultata più grave del previsto.
  
Ieri sarebbe dovuto uscire dall'Ospedale dopo alcune settimane di degenza post-operatoria e i suoi congiunti avevano firmato il foglio delle dimissioni. Quando i parenti sono andati a trovarlo in reparto, hanno però trovato l’anziano in gravi condizioni. Poco dopo è avvenuto il decesso, secondo familiari di Raffaele Margiotta, in circostanze poco chiare.
  
Già nelle scorse ore, il sostituto procuratore Roberta Licci, come da prassi, avvalendosi della collaborazione dei carabinieri della Compagnia di Gallipoli, ha proceduto con l'identificazione dei medici che hanno avuto in cura l’uomo e con l'acquisizione delle cartelle cliniche.
  
Dunque, subito dopo l'autopsia, si potranno avere le prime risposte. Bisognerà attendere, però, i risultati dell'esame, che dovrebbero essere depositati nel giro di un paio di mesi. Si potrà così  capire se effettivamente ci sia stata un "colpa medica" per imperizia, imprudenza o negligenza del personale che ha avuto in cura l'80enne leccese. 



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