Processo “Short Message” su droga ed armi nel Basso Salento. Alcuni sconti di pena in Appello

Le indagini hanno consentito di documentare le attività delinquenziali di due associazioni e sono sfociate in numerosi arresti.

Si conclude con alcuni “sconti di pena”, il maxi processo di Appello “Short Message” su due associazioni dedite al traffico di droga nel Basso Salento. Presso l’aula bunker di Borgo San Nicola, la Corte (Presidente Vincenzo Scardia) ha rideterminato la pena-considerando le attenuanti generiche e la “caduta” di una serie di aggravanti, come quella dell’associazione armata per alcuni imputati- a: 1 anno e 10 mesi per: Francesca Bongiorno, 52 anni di Lecce (2 anni e 6 mesi); 4 anni e 4 mesi per Roberto Corpus, 56enne di Lecce (5 anni); 8 anni e 4 mesi per Dario De Angelis, 32 anni di Tricase (10 anni); 1 anno e 10 mesi per Mario De Luca, 45 anni di Lecce (2 anni e 6 mesi); 6 anni per Michela De Ruvo, 33 anni di Terlizzi (7 anni ed 8 mesi); 7 anni e 4 mesi per Giambattista De Sario, alias “Rocky”, 46 anni di Terlizzi (9 anni); 7 anni per Roberto Dello Russo, 41ene di Terlizzi, alias “Malandrino” (8 anni e 9 mesi); 4 anni e 10 mesi a Paolo Ficco, 42 anni di Terlizzi (8 anni e 8 mesi); 4 anni per Luca Andrea Frattolillo, 36 anni di Tricase (4 anni e 8 mesi); 6 anni e 4 mesi per Simone Martella, 38 anni di Tiggiano, alias “Moto” (7 anni e 8 mesi anni); 1 anno per Donato Orlando, 36 anni di Tricase (1 anno e 8 mesi); 1 anno e 2 mesi per Roberto Santo, 46 anni di Lecce, detto “Gemello” (2 anni); 1 anno per Salvatore Savarelli, 27 anni di Gagliano del Capo (3 anni); 7 anni e 4 mesi per Teodoro Vindice, 55 anni di Brindisi, alias “Padre” (8 anni e 2 mesi); 1 anno e 10 mesi per Matteo Zocco, 25 anni di Corsano (3 anni); 7 anni per Stefano Schirinzi , 35enne di Tiggiano, alias “Servola” (8 anni ed 4 mesi).

Inoltre, la Corte ha eliminato l’interdizione temporanea dai pubblici uffici per Cristian Fortiguerra, 35 anni di Tricase, alias “Crigu” (3 anni); Massimiliano Petracca, 42 anni, di Castrignano del Capo (3 anni); Cosimo Damiano Marco Piro, 50enne di Taurisano e per Luca Andrea Fratollillo, Salvatore Savarelli e Matteo Zocco. Invece, per Luca Frisone, 50enne di Lecce, alias “Frisa (5 anni), Roberto Corpus e Paolo Ficco, disposta l’interdizione per 5 anni (non perpetua).
Infine, la Corte ha concesso la non menzione della condanna (6 mesi) per Simone Portaluri, 39 anni di Cutrofiano.

Invece, la Corte di Appello ha confermato le seguenti condanne: 18 anni per Sergio Panarese, 36 anni di Tricase, alias “Fragola”; 9 anni per Ivan Abate, 42enne di Taurisano; 1 anno e 8 mesi per Cristina Baglivo, 37 anni di Tricase; 2 anni e 6 mesi ad Antonio Calò, alias “Nano”, 49 anni di Lecce; 4 anni e 4 mesi nei confronti di Alessandro De Giorgi, 30 anni di Brindisi; 2 anni ed 8 mesi per Giuseppe Guglielmo 46 anni di Miggiano; 7 anni e 8 mesi per Pasquale Nestola, 52 anni di Collemeto, frazione di Galatina, alias “Ciccio”; 4 anni per Donato Angelo Rainò, 53 anni di Taviano, detto “Donatello”; 4 anni per Giovanni Rizzo, 54 anni di Taviano, alias “Collana”.

Ricordiamo che nel novembre del 2019, il gup Giovanni Gallo, al termine del rito abbreviato, celebratosi presso l’aula bunker di Borgo San Nicola, ha inflitto oltre 150 anni di carcere.

Il collegio difensivo

Gli imputati sono assistiti dagli avvocati: Rita Ciccarese, Giorgio e Silvio Caroli, Luca Puce, Antonio Manco, Biagio Palamà, Luigi Piccinni, Stefano Prontera, Luigi Corvaglia; Ladislao Massari, Chiara Fanigliulo, Silvio Verri, Tony Indino, Mario Ciardo, Vincenzo Blandolino, Carlo Caracuta, Andrea Sambati, Stefano Palma, David Alemanno, Massimiliano Petrachi, Viola Messa, Giovanni Montagna, Luigi Covella, Mario Coppola, Elvia Belmonte.

L’inchiesta

Ricordiamo che nel novembre del 2018, il gip Cinzia Vergine ha emesso 43 ordinanze di custodia cautelare per “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti”, “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso”, “estorsione” e “detenzione e porto illegale di armi”.

Nel corso delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Valeria Farina Valaori della Direzione Distrettuale Antimafia, è stato individuato un fiorente canale di approvvigionamento riconducibile anche a esponenti di un agguerrito clan malavitoso del barese che, a sua volta, si riforniva da persone di nazionalità albanese.

Le indagini hanno consentito di documentare le attività delinquenziali di due associazioni, di cui la prima attiva sui territori di Tricase e Tiggiano, con ramificazioni a Brindisi e nella città Terlizzi, dedita alla gestione del traffico di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, marijuana e hashish), sulle piazze di spaccio di numerosi comuni della provincia di Lecce.

La seconda, invece, operava su Taurisano e Corsano, volta principalmente al traffico e allo spaccio di eroina nei paesi del Basso Salento, gestito da esponenti della criminalità del quartiere 167 della del capoluogo Lecce.

L’Operazione “Short Message” è stata condotta dalla Stazione dell’Arma di Specchia con il supporto del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tricase dall’ottobre 2015 al dicembre 2017.



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