Sono liberi gli otto attivisti No-Tap fermati dalla polizia mentre stavano protestando nella Piana dei Filippi contro la costruzione del cantiere del gasdotto.
“Torna a casa”, ma non subito, anche Ippazio “Pati” Luceri, il professore originario di Martano che aveva fatto le valigie per raggiungere Kavala, al confine con la Turchia per unirsi ai contadini della zona che, come è accaduto a San Foca, stanno cercando di fermare la costruzione dell’opera che va avanti, nonostante le proteste. Dovrà restare in Grecia ancora per qualche giorno: domani, alle 12.00, è stato fissato il processo.
Sta bene, come si vede nel video condiviso sulla pagina Facebook ufficiale del Movimento.
Il presidente della Camera agricola di Kavala, Themis Kalpakidis, bloccato insieme all’attivista salentino, è invece ricoverato presso l’ospedale locale. Aveva perso i sensi in Tribunale ed era caduto per terra, probabilmente perché provato dal settimo giorno di sciopero della fame.
Per impedire ai mezzi di entrare in quella che sarà la futura zona di cantiere, il docente si era seduto per terra, ma era stato fermato poco dopo dalla Polizia. Aveva cominciato anche lo sciopero della fame, come aveva fatto a maggio per ‘solidarietà’ alla protesta intrapresa dall’oncologo Giuseppe Serravezza.
(la foto è tratta dalla pagina facebook del Movimento No-Tap)
