Nell’ultimo periodo si erano rese protagoniste di diversi furti di abitazioni ai danni di persone anziane. Dopo essere state scoperte, le quattro donne croate sono state arrestate. Ieri sera, a Tricase, nel corso di una predisposta attività di prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia, hanno sottoposto a controllo la Lancia Musa con a bordo le quattro donne, la cui presenza era stata segnalata in concomitanza con la consumazione di alcuni furti in abitazione, avvenuti in zona.
Le quattro, sottoposte a perquisizione, sono state sorprese in possesso di arnesi atti allo scasso, di una serie di chiavi false, idonee ad aprire porte di appartamenti, e danaro contante per oltre mille euro. I carabinieri hanno proceduto al sequestro ed alla loro identificazione. Sono tutte di origini croate: Rubinka Gojic, 45enne; Giulia Gurgevic, 32enne; Elisabetta Nikolic, 29enne e Suzana Konovalov, ventottenne.
Le immediate indagini hanno consentito di accertare che le stesse, a Tricase e nei paesi limitrofi, si sono rese responsabili di diversi furti in abitazione, quasi tutti in danno di persone anziane. Tra questi quelli di ieri. Il primo in danno di L.B., un 77enne derubato verso mezzogiorno; e gli altri due consumati nei confronti delle signore A.S., 82enne, ed M.P. 58enne. Le vittime sono tutte di Tricase.
Gurgevic e Nikolic sono state colte nella flagranza del reato, mentre uscivano dall’abitazione del primo pensionato e negli altri due casi sono state riconosciute dalle vittime. Le vittime hanno subito il furto di danaro contante ed oggetti preziosi, il cui valore è da quantificare e comunque è nell’ordine di qualche migliaio di euro. Ulteriori approfondimenti, attraverso le impronte digitali, hanno fatto emergere anche le loro diverse generalità con cui le stesse erano note alle Forze di Polizia.
Dopo le formalità di rito, ad eccezione della Konovalov, denunciata a piede libero perché in stato di gravidanza, le altre tre sono state dichiarate in stato di arresto ed accompagnate in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Indagini sono in corso per verificare se le stesse si siano rese responsabili di altri furti.
