Dopo il raid dei ladri, i dipendenti e i vertici di Maroccia costruzioni si presentano in prefettura

Un deposito della ditta è stato letteralmente ripulito per un danno ingente. Oggi dipendenti e imprenditori in prefettura.

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Viale XXV luglio bloccato questa mattina per la protesta di chi si dice esasperato dalle incursioni dei malviventi e chiede alle istituzioni più sicurezza.

Parliamo di Maroccia Costruzioni, azienda di Surdo. Due notti fa ladri scatenati hanno letteralmente svuotato un deposito che insiste a ridosso della zona industriale tra Lecce e Surbo. Sono stati portati via 4 autocarri, tre escavatori, condizionatori, motoseghe e numerosi altri attrezzi del mestiere per un danno da diverse migliaia di euro.

Il titolare dell’azienda è Giuseppe Maroccia, consigliere comunale di Surbo, nel mirino in passato anche di altri atti intimidatori.

L’intervento della Politica

Su quanto accaduto è intervenuto anche Luigi Mazzei, coordinatore di Puglia popolare che si è detto sconcertato dall’episodio avvenuto nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 ottobre. Mazzei ha chiesto l’intervento del prefetto di Lecce, Claudio Palomba, e una richiesta è stata formalizzata al fine della convocazione di un tavolo tecnico per far luce su una vicenda che “ha i chiari connotati di un atto ritorsivo mirato verso chi in passato ha resistito alle richieste della malavita e oggi riveste il ruolo di consigliere comunale”.

Più sicurezza per gli imprenditori

In tutta la provincia non sono stati pochi i rappresentanti delle istituzioni locali o imprenditori ad essere vittima di azioni criminali.
E questa mattina davanti alle porte della Prefettura si vuole dare voce ad una chiara richiesta: aumentare la sicurezza nella zona industriale leccese, affinchè gli imprenditori – e i dipendenti -siano liberi di svolgere in tranquillità il proprio lavoro, senza la paura di finire nel mirino di malintenzionati.

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I lavoratori di Maroccia Costruzioni in protesta

Luigi Mazzei ha invocato, inoltre, l’accelerazione dell’iter per l’attuazione del Pon sicurezza che consentirebbe, tra le altre cose, l’installazione di numerose altre telecamere di videosorveglianza nella zona.

La richiesta è arrivata all’indirizzo del Prefetto ed ora si attendono gli esiti di un tavolo tecnico.



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