Gli agenti nutrivano dei fondati sospetti su di lui, un uomo originario di Galatina, fosse dedito all’attività di spaccio. Così ieri pomeriggio il personale del Commissariato di Galatina – nel mezzo del loro servizio osservativo – hanno effettuato una perquisizione locale nel caseggiato rurale situato in Contrada “Raschione”. All’interno del locale l’uomo è stato sorpreso in compagnia di una ragazza con la quale – a suo dire – si era intrattenuto per consumare della sostanza stupefacente del tipo “Eroina”.
La perquisizione personale a carico dell’uomo ha consentito di rinvenire – nascosto nella tasca posteriore sinistra del pantalone – un involucro in cellophane con dentro della sostanza stupefacente del tipo “Eroina” del peso complessivo di 15,7 grammi. Dopodiché le indagini sono proseguite anche nelle abitazioni a disposizione dell’uomo, site a Nardò e a Galatina. Perquisizioni domiciliari che, comunque, non hanno fornito nessun rilevamento particolare.
Sorte opposta, invece, per la dimora galatinese dei suoi genitori, dove c’erano un flacone contenente metadone e un rotolo di carta in alluminio, mancante di porzioni di carta utilizzate per confezionare delle dosi. Infatti, il pezzo di carta mancante è stato recuperato nel corso dell’attività perché utilizzato per confezionare una “dose” di eroina consegnata ad un avvocato. Quest’ultimo, durante un controllo, avrebbe spontaneamente consegnto la sostanza, dichiarando di averla ricevuta dall’uomo, suo assistito.
Anche la ragazza, in ufficio, avrebbe dichiarato di essere assuntore di sostanza stupefacente e di acquistarla dall’uomo. Per quanto riferito, la ragazza e l’avvocato sono stati segnalati quali assuntori di stupefacente, mentre l’uomo arrestato con l’accusa di spaccio (dalla quale ora dovrà difendersi).