«La Tap è una prepotenza pubblica e di fronte all’unanimità della popolazione che si oppone alla realizzazione, all’unanimità dei comuni interessati io credo che la vostra Tap vada sabotata». Parole forti quelle che lo scrittore Erri De Luca ha pronunciato ieri a proposito del gasdotto della Trans Adriatic Pipeline che approderà lungo le coste del Salento.
Durante l’incontro con gli studenti del Liceo Classico e Musicale “Palmieri” di Lecce l’autore di «Diavoli Custodi» una ricca antologia di 36 racconti accompagnati dai bellissimi disegni dell’artista Alessandro Mendini, ha ribadito la sua posizione sul “tubo” che porterà in Europa il gas naturale proveniente dal Mar Caspio.
«Io – ha detto Erri De Luca agli studenti – sono esperto di questa parola, sono stato incriminato e assolto perché il fatto non sussiste, perché la parola sabotare non istiga violenza. Credo che l’unanimità di risposta della comunità possa ritardare, ostacolare, sabotare l’opera». L’intellettuale napoletano, reo di aver sostenuto in alcune interviste che la «Tav va sabotata», era finito sul banco degli imputati.
Un pensiero ribadito anche sul suo profilo Twitter ufficiale: «Enormità di areee sequestrate ai cittadini, stato di occupazione di polizia: in Salento replica la Val Susa lo Stato che agisce da tiranno», ha cinguettato.
Enormità di areee sequestrate ai cittadini, stato di occupazione di polizia:in Salento replica la Val Susa lo Stato che agisce da tiranno.
— Erri De Luca (@Erriders) 25 novembre 2017
Il pensiero va subito a quanto sta accadendo in questi giorni intorno a cantiere di San Basilio, dove è stata creata una “zona rossa” per proteggere i lavori. Una recinzione costruita con degli enormi blocchi di cemento, grandi cancelli e il filo di ferro e di spine. “Come a Gaza”, sussurra qualcuno.
L’area è inaccessibile. Ad ogni varco c’è una pattuglia che controlla i documenti: può entrare solo chi ha ricevuto il pass dalla Questura. Per gli altri la zona assegnata con un’ordinanza del Prefetto “nella disponibilità delle forze di polizia”, è off-limits.
Le proteste continuano
Al grido di “Oggi blocchiamo tutto noi” i No-Tap si sono dati appuntamento di nuovo a Lecce, nel cuore del centro storico per manifestare contro la realizzazione dell’Opera considerata strategica dal Governo. Il corteo spontaneo ha creato qualche disagio al traffico, ma si è concluso poco dopo.
