C’è un “retroscena” che nessuno ha raccontato nell’incendio che ha distrutto un appartamento, al quinto piano di una palazzina che si affaccia su piazzale Cuneo. Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 21.30 quando i residenti hanno notato del fumo uscire da alcune finestre. In poco tempo si è scatenato l’inferno. Le fiamme, forse partite dalla camera da letto per un cortocircuito, hanno preso il sopravvento, distruggendo completamente l’abitazione.
«Nessuno fortunatamente è rimasto ferito» si è mormorato in quei drammatici momenti, ma in pochi sanno che è stato il coraggio di Luca Russo, poliziotto di professione e Presidente di “Movimento in Libertà” ad evitare il peggio.
Si trovava per caso nella zona 167, insieme ad alcuni amici quando è stato attirato dalle urla disperate di chi aveva notato il rogo. Noncurante del pericolo che poteva correre, Russo a poco a poco ha evacuato l’intero palazzo. Chi era già sceso in strada, infatti, gli aveva raccontato di persone in difficoltà, soprattutto anziani residenti nel condominio. Temendo che qualcuno fosse rimasto bloccato in casa, ha rotto le finestre per far uscire il fumo, sempre più denso.
Si è anche recato al quinto piano, per sincerarsi che l’appartamento che stava per essere divorato dalle fiamme fosse vuoto. È rimasto lì per alcuni minuti che devono essere sembrati interminabili alla gente che assisteva dall’esterno alla sua ‘corsa’ disperata.
Prima dell’arrivo dei Vigili del Fuoco è riuscito a mettere in salvo tutti i presenti. «Solo grazie a lui nessuno si è fatto male» ha dichiarato un testimone che ha scritto alla redazione “sorpreso” di leggere sui giornali una ricostruzione che non rispecchia la realtà. «Per questo atto di eroismo quotidiano – dice – mi sarei aspettato più attenzione, invece no! Come al solito i veri eroi vengono “nascosti” da notizie più mediatiche. Personalmente voglio ringraziarlo».
Da uomo in divisa, Russo ha intuito che poteva accadere il peggio. In alcune abitazioni, infatti, erano presenti delle bombole d’ossigeno.
