Quanto accaduto a Galatina poco prima delle 9.00 ha dell’incredibile. Sembrava essere sul set di un film americano con tanto di colpi d’arma da fuoco sparati in aria a scopo intimidatorio ed il classico inseguimento “guardie-ladri” che nelle pellicole d’azione a stelle e strisce non manca mai. Insomma, scene da Far-west o forse da Fast and Furious.
Tutto è iniziato quando una volante della polizia si è imbattuta in un’Audi vecchio modello, di colore nero, con a bordo una banda specializzata in furti d’appartamento. Probabilmente i ladri stavano tentando o avevano messo a segno un colpo nella zona quando hanno “incrociato” la strada degli uomini in divisa che non hanno potuto fare a meno di notare quell’auto "sospetta" sulla via per Soleto e segnalata anche da alcuni cittadini che allarmati dagli strani movimenti avevano chiamato il 113.
Ne è nato un folle (anche se breve) inseguimento durante il quale la macchina dei malviventi, in un disperato tentativo di seminare i poliziotti, ha speronato l’auto degli agenti prima di schiantarsi contro un palo della luce che delimita la strada. O forse è accaduto il contrario: è stata la volante a urtare volutamente l’Audi, per frenare la sua corsa. Per ora, non è dato saperlo.
L’unica cosa certa è che, a quel punto, i banditi ormai alle strette hanno tentato l’ultima via di fuga rimasta: quella di scappare a piedi. Così è stato. I ladri, pare tre, hanno abbandonato l’Audi cercando di dileguarsi per le stradine della cittadina. I poliziotti hanno persino esploso alcuni colpi in aria a scopo intimidatorio, ma non è servito a nulla. E chissà che non abbiano avuto un'altra auto a disposizione, parcheggiata da qualche parte o arrivata a supporto.
L’auto, che presentava due targhe sovrapposte, cui era stata applicata una lastra di acciaio alle spalle dei sedili posteriori (a protezione da eventuali colpi di arma da fuoco) è stata sequestrata. All’interno gli agenti hanno ritrovato una fiamma ossidrica, cinque scanner,quei marchingegni che servono a intercettare le forze dell'ordine, due cappellini, uno scaldacollo, due bombole di ossigeno con tubo cannello collegato, una bombola di gas propano, una flessibili, due piedi di porco. Insomma, tutto l’armamentario utile allo scasso. Per questo è stato chiaro fin da subito a cosa la banda si ‘dedicasse’.
La ‘caccia all’uomo’ è cominciata grazie anche al prezioso aiuto dei vigilantes della Fidelpol. Le indagini sono solo all’inizio, ma non è del tutto escluso che i banditi abbiano le ore contate.
