I topi d'appartamento continuano a minacciare la tranquillità del capoluogo salentino. Questa mattina, due studentesse universitarie si sono ritrovate in casa un individuo col volto coperto, entrato spaccando il vetro della porta con una zappa. Appena giuntovi dentro, ha afferrato con prepotenza trenta euro in contanti e un telefono cellullare, aggredendo anche una delle due ragazze. Sul caso indagano gli agenti della Polizia leccese.
Ormai non ci sono più parole. Passano le settimane, i giorni e le ore, ma gli atti di natura predatoria non stentano a placarsi; anzi, aumentano. E le vittime possiedono età differenti. Anziani, giovani, adulti. Il crimine non guarda in faccia a nessuno quando si tratta di portare a termine un colpo che garantisca bottini cospicui. Le forze dell'ordine, soprattutto gli agenti della polizia leccese, ricevono ogni giorno tonnellate di segnalazioni relative a furti, tentati furti e rapine. In questo caos che sta piegando le ginocchia al capoluogo salentino è davvero difficile indagare, considerando l'aumento notevole dei citati fenomeni. Eventi tempestivi che destabilizzano l'equilibrio di una città sempre più abitata da studenti universitari giunti nel Salento per studiare. Ragazzi che alla città di Lecce si affezionano, ma in cui soprattutto trascorrono le loro giornate, tra impegni accademici e feste infrasettimanali.
Uno degli ultimi fattacci ascrivibili nel ceppo dei reati appena descritti riguarda proprio due studentesse universitarie, entrambe poco più che ventenni. Erano all'interno della propria abitazione in via Domenico De Angelis, situata a ridosso della chiesa dell'Idria (zona dove molti ragazzi risiedono in affitto perché frequentanti l'Ateneo leccese), mentre all'improvviso il rumore dei vetri rotti ha interrotto il sonno. Un risveglio tutt'altro che positivo. Quando poi una delle due giovani si è alzata dal letto per vedere cosa fosse accaduto ha trovato una sorpresa: la visita sgradita del classico topo d'appartamento, piombato dentro una dimora altrui, forse pensando che non vi fosse anima viva. In fretta a furia, il balordo non ci avrebbe pensato due volte a prelevare con forza trenta euro in contanti assieme ad un telefono cellulare. E come se non bastasse, questo signore qui ha persino sferrato un pugno alla malcapitata. Dopodiché è fuggito dallo stesso varco che si era creato utilizzando una zappa. Più avanti, le coinquiline – una leccese, l'altra di Bari – sono state raggiunte sul posto dalla polizia, chiamata dopo l'accaduto. Gli agenti hanno memorizzato la descrizione fornita a caldo del violento soggetto – presentatosi con addosso una sciarpa color nero avvolta intorno al viso – così da avviare immediatamente le indagini per acciuffarlo quanto prima possibile.
