Lancio di bottiglie in campo nel match Nardò-Virtus Francavilla. Emessi due D.A.S.P.O.

Un 43enne neretino e un 25enne leccese sono stati i destinatari del provvedimento emesso da Questore di Lecce. I due hanno, altresì, l’obbligo di firma. l’incontro si è disputato a Novembre dello scorso anno.

Il fatti risalgono alla domenica del 9 novembre 2014, giornata in cui,  presso lo stadio Comunale “Giovanni Paolo II” di Nardò si è disputato l’incontro di calcio, valevole per il Campionato Regionale di Eccellenza Pugliese, tra la compagine del Nardò e quella della Virtus Francavilla allenata da mister Antonio Calabro.
 
L’incontro si è giocato alla presenza di circa 2000 tifosi locali e 200 supporter giunti dalla vicina Francavilla in provincia di Brindisi, in un clima agonistico acceso, al punto che l’arbitro oltre ad essere costretto a sanzionare con i cartellini diversi calciatori delle due formazioni scese in campo, si è visto obbligato, a causa delle circostanze, ad  espellere anche i due allenatori nel corso della partita.
 
In questa situazione, dalla tribuna occupata dai tifosi del Nardò sono state lanciate alcune bottigliette d’acqua e altri oggetti che sono andati  finire sul terreno di gioco in prossimità dei calciatori e della terna arbitrale.
 
Al servizio di Polizia Scientifica del Commissariato di Nardò l’episodio in oggetto non è sfuggito ed inoltre, il gesto è stato  immortalato in una serie di video-riprese che, opportunamente utilizzate, hanno permesso di giungere all’identificazione di due persone  che, pertanto, sono state denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di “lancio di materiale pericoloso”.
 
In conseguenza del comportamento e della denuncia, ad entrambi è stato applicato il provvedimento emesso dal Questore di Lecce di divieto di accesso agli stadi e campi sportivi dove si svolgono manifestazioni sportive, meglio conosciuto con l’acronimo di D.A.SPO.
 
A seguito del provvedimento un 43enne neretino non potrà accedere allo stadio per il periodo di un anno, con conseguente obbligo di firma presso il Commissariato di Nardò; mentre, un 25enne leccese è stato inibito per il periodo di cinque anni dagli stadi con obbligo di firma per 3 anni.



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