Lido di Punta della Suina, a breve la decisione sulla convalida del sequestro

Nei prossimi giorni, il Sostituto Procuratore Emilio Arnesano deciderà se convalidare il sequestro probatorio per i reati ipotizzati di ‘distruzione e deturpamento delle bellezze naturali’. Intanto, l’attività della struttura prosegue regolarmente.

È scattato nelle scorse ore, il sequestro probatorio di una parte dello stabilimento in località “Punta della Suina”, tra le località balneari preferirete da salentini e turisti, conosciuta anche come location del film “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek.
 
I militari della Capitaneria di Porto di Gallipoli hanno apposto nel pomeriggio di giovedì, i sigilli a 200 metri quadrati di spiaggia e dune, lasciando comunque operativi gli altri spazi del lido. Infatti, l’attività della struttura prosegue regolarmente, garantendo l’accesso allo stabilimento ed ai servizi da esso offerti. Nei prossimi giorni, il sostituto procuratore Emilio Arnesano deciderà se convalidare il sequestro per i reati ipotizzati di "distruzione e deturpamento delle bellezze naturali", dopo il sopralluogo sulla zona interessata dai sigilli, una parte della quale, sarebbe anche al di fuori dell'area in concessione.
 
La decisione è maturata, a seguito degli accertamenti effettuati tramite l’aerofotogrammetria (attività utile al rilevamento delle caratteristiche del terreno non facilmente percepibili al livello del suolo), allegata al Piano Paesaggistico Pegionale.
 
Inoltre, dalle indagini eseguiti negli ultimi mesi, dagli uomini della Capitaneria di Porto del comune ionico-salentino, sarebbero emerse delle sostanziali modifiche sullo stato dei luoghi, in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, in quanto ricadente nel Parco naturale Isola di Sant’Andrea-Litorale di Punta Pizzo.
 
Gli avvocati della Its s.r.l., la società che amministra il lido, i legali Stefano Chiriatti e Danilo Lorenzo, si sono già attivati per dimostrare la correttezza dell’operato dei propri assistiti, che risulterebbero comunque in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie, depositando in Procura una memoria difensiva e la consulenza tecnica.
 
Quest'ultima, prodotta dall'ingegnere Antonio Vernaleone, attesterebbe come "lo stato dei luoghi è incompatibile con un intervento dell'uomo", ragion per cui, sul bellissimo litorale dalle splendide dune sabbiose e la presenza di una fitta macchia mediterranea, non sarebbero state apportate alcune azioni tese a modificare il paesaggio né, tanto meno, a deturparlo.



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