Il Lido G-Beach di Gallipoli può rimanere montato tutto l’anno. Sconfessata la Soprintendenza

Anche i giudici di Palazzo Spada, come quelli del Tar di Lecce, hanno dato ragione alla proprietà. Accolte in pieno dai giudici di Palazzo Spada le tesi del legale Pietro Quinto.

“Il Consiglio di Stato ha dato seguito a un orientamento oramai consolidato poiché nel caso di una eccezionale diversa valutazione per i differenti periodi stagionali, occorre che l’amministrazione evidenzi e chiarisca i profili di incompatibilità, opposti a quelli che hanno consentito la realizzazione ed il mantenimento per la stagione balneare che, per ragioni intrinseche, comporta una maggiore rilevanza in termini di impatto paesaggistico in ragione dei numerosi fruitori dello stesso bene tutelato”, con queste parole l’avvocato Pietro Quinto, legale del Lido G-Beach di Gallipoli – le cui strutture adesso potranno rimanere montate tutto l’anno – commenta la decisione del Consiglio di Stato circa l’illegittimità  del provvedimento di diniego rilasciato dalla Soprintendenza che, come già fatto da Tribunale Amministrativo di Lecce, è stata sconfessata.

avvocato-pietro-quinto
L’Avvocato Pietro Quinto

Il provvedimento, secondo quanto stabilito dai Giudici di Palazzo Spada, è illegittimo quando nella sua motivazione si limita ad esprimere valutazioni stereotipate: la realtà è che una volta espresso il parere di compatibilità dell’opera con il vincolo paesaggistico, non può aver senso escludere tale compatibilità solo per alcuni periodi dell’anno.

Nel 2011 proposto il ricorso al Tar

Il  Lido “G-Beach” di Punta della Suina, già nel 2011 aveva proposto ricorso al Tar di Lecce contro i provvedimenti di diniego al mantenimento per l’intero anno solare della struttura balneare.

I Giudici Amministrativi salentini diedero ragione alla proprietà affermando che le valutazioni operate dalle amministrazioni, pur a fronte della mancata alterazione della struttura, avevano illogicamente prospettato un pregiudizio al contesto paesistico durante il solo periodo invernale e non anche durante quello estivo.

Il ricorso della Soprintendenza al Consiglio di Stato

Avverso tale decisione, la Soprintendenza ha proposto appello al Consiglio di Stato, il quale oggi ha definitivamente chiuso la questione che, accogliendo le tesi difensive proposte dall’Avvocato Pietro Quinto, ha ribadito come “non è sufficiente la motivazione del diniego all’istanza di autorizzazione fondata su una generica incompatibilità, non potendo l’Amministrazione limitare la sua valutazione al mero riferimento ad un pregiudizio ambientale, utilizzando espressioni vaghe e formule stereotipate”.

Il Lido “G-Beach”, quindi, può restare al suo posto per tutto l’anno solare anche perché il manufatto è sempre stato reputato pienamente compatibile con il vincolo paesaggistico insistente sulla zona costiera.

“Così come abbiamo affermato in giudizio – prosegue l’avvocato Quinto  – qui non eravamo in presenza di una nuova costruzione, ma si discuteva di un manufatto già ritenuto del tutto compatibile con il vincolo apposto. In casi come questo, la motivazione deve essere resa in maniera quanto più esaustiva e completa possibile per il pregiudizio che verrebbe arrecato al contesto paesaggistico nel periodo invernale piuttosto che in quello estivo”.



In questo articolo: