Malori in acqua, un inizio estate terribile: 86enne morto oggi a Gallipoli

Un altro decesso per infarto in riva alle acque salentine. Morto in mare nel pomeriggio, a Gallipoli, un 86enne. E nel mese scorso non sono mancati casi analoghi riguardanti altri anziani.

La grande ondata di caldo che sta investendo in queste ore il Salento – così come fece pure nella prima quindicina di giugno – spinge tutti, grandi e piccini, a cercare frescura in spiaggia. Molte categorie però, specie quella riguardante gli anziani, risultano perennemente a rischio. Soggetti il cui organismo, nelle giornate afose, non riesce a sopportare la calura per motivi fisiologici. Molti, del resto, i casi d’infarto in riva al mare. Proprio come quello avvenuto oggi pomeriggio, intorno alle ore 16.00, nei pressi di Gallipoli.

Scena agghiacciante quella vissuta dai bagnanti di un  lido situato lungo la litoranea ionica. La vittima, 86enne residente a Mantova, è stato ritrovato senza vita in acqua, con ogni probabilità del caso colto da malore. Purtroppo, quando le persone presenti si sono accorte dei fatti, per lui non si poteva fare più nulla. Non appena portato dai bagnini dello stabilimento balneare, lo sfortunato signore ha poi raggiunto la camera mortuaria. Salma a disposizione, ora, dell’autorità giudiziaria, che nelle prossime ore valuterà con precisione le cause del decesso.

Davvero una brutta escalation di accadimenti analoghi iniziata sin dai primi giorni del mese scorso. Esattamente l’8 Giugno, un 80enne perse la vita a Porto Cesareo. Chiese aiuto già mentre era in acqua, tanto che i soccorsi non sono tardati ad arrivare. Poi, non appena raggiunta la riva, è spirato a causa del fatale arresto cardiocircolatorio. Inutili persino i tentativi del personale paramedico, sopraggiunto sul posto a bordo dell’ambulanza.

Crudele destino pure per il 70enne originario di Soleto, deceduto per ragioni simili mentre si trovava a Otranto (località "la Plancia") dentro un lido privato. Non appena immersosi per un tranquillo bagno a mare, ecco emergere i primi sintomi. E la rianimazione effettuata dai sanitari del 118 non basta. Di gran lunga più fortunato, invece, il 34enne che rischiò di restarci secco sempre a causa delle ragioni menzionate nei precedenti episodi: malore fulmineo e perdita dei sensi. Tempestivo, nel caso in esame, l’intervento di alcuni bagnanti, risoluti nell’effettuare le manovre di rianimazione prime che intervenissero i soccorsi. Dettaglio che riuscì a far sopravvivere l’uomo.



In questo articolo: