Il maltempo che ha fatto capolinea negli ultimi giorni nel Salento non è ancora andato via.
Gli esperti ce lo avevano detto: il troppo caldo, incessante e soffocante, ai primi soffi di aria fresca provocherà fenomeni a carattere temporalesco che non pochi danni potrebbero recare a cose e persone.
Infatti, dopo gli episodi degli scorsi giorni (l’ultimo dei quali l’incendio a Torre dell’Orso creatosi ieri a seguito dello scoppio di un fulmine sul terreno), il forte nubifragio che si è abbattuto nella penisola sentina nelle ultime ore ha provocato più di qualche disagio, specialmente lungo le coste.
Nella marina leccese di Frigole, ad esempio, subito dopo mezzogiorno ai fulmini e ai tuoni ha fatto seguito un feroce acquazzone che ha distrutto parte delle strutture balneari presenti.
Ombrelloni piegati dal vento, sdraio che si alzavano dalla sabbia e tetti delle cabine scoperchiati e divelti.
A San Foca, marina di Melendugno, cielo e mare si sono anneriti: nessuna traccia di sole e di tintarelle, ma solo una forte burrasca e trombe d’aria.
La scena si è ripetuta pressoché identica a Torre Lapillo, a pochi passi da Porto Cesareo.
Tanta, quindi, la paura tra i bagnanti e ingenti i danni recati alle strutture.
Ora qualche ora di tregua, ma l’asticella dell’allarme resta alta: la Capitaneria di Porto di Gallipoli, infatti, ha diramato una nuova allerta dovuta a possibili nuove condizioni atmosferiche avverse.
In queste ore le temperature si sono decisamente abbassate: l’afa ha lasciato spazio ad un leggero vento fresco: il caldo delle ultime settimane sembra lontano anni luce.
Ma attenzione: l’estate non è certamente finita qui.
