Messaggi e pedinamenti, 50enne leccese raggiunto dal divieto di avvicinamento alla ex

E’ stato emesso il provvedimento a seguito di denuncia di una donna leccese che avrebbe subito atti persecutori da parte dell’ex compagno. L’uomo non può avvicinare la ex in un raggio di 200 metri, ma può continuare a vedere i figli.

Non si placa la scia degli episodi di stalking che vedono solitamente uomini mettere in atto veri e propri atti persecutori verso ex mogli o ex compagne. Le cronache ce ne raccontano di tutti i tipi, soprattutto nelle relazioni di coppia. Spesso poi quegli stessi atti persecutori sfociano in violenza e lesioni.

Questa mattina agenti della Polizia di Stato hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal PM, relativo al divieto di avvicinamento alla ex,  in capo ad un 50enne leccese.

L’uomo in base al racconto che si evince dalla denuncia della ex compagna, la perseguitava con pedinamenti e messaggi, forse non convinto della fine della relazione amorosa che aveva prodotto anche 2 figli.

Ora, dopo la denuncia, arriva l’esecuzione del provvedimento giudiziario che impone all’uomo di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima in un raggio di 200 metri. Tale provvedimento però non riguarda i figli che possono continuare a vedere e frequentare il padre.

Tanti gli episodi, dicevamo, di stalking fin dal momento in cui il codice penale ha annoverato tra i reati – all’art 613 bis – anche comportamenti persecutori che rendano la vita della vittima difficile, provocando stati d’ansia e paura  di non poco conto, che condizionano la vita di relazione. Tanti i casi dal 2009 fino ad oggi.

Curioso uno degli ultimi episodi di cronaca giudiziaria che vi abbiamo raccontato in queste ore: una donna denuncia l’ex per stalking, ma poi lo perdona. Peccato che nel frattempo per l’uomo arriva la condanna.



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