Mezzogiorno di sbarchi: intercettati circa 70 migranti al largo di Leuca

Sarebbero circa una 70ina i migranti – afgani ed iracheni – intercettati intorno a mezzogiorno dalle forze dell’ordine salentine, poi scortati al molo di Leuca. Tre gli scafisti arrestati durante le operazioni.

Stavolta il numero è piuttosto notevole. Tanta gente a fronte di un’imbarcazione tutt’altro che sicura. Del resto, le barche a vela non sono mica progettate per contenere circa 70 persone. Eppure, stando alle ultime novità, pare che fosse questa la quantità di migranti – prevalentemente iracheni ed afgani – intercettata verso mezzogiorno a quattro miglia da Tricase e Capo di Leuca (al largo del "Ciolo"). Una zona, come ormai risaputo, soggetta di frequente ad episodi di tale portata. Ottimo tempismo, dunque, da parte di finanzieri e Capitaneria di Porto, i cui uomini avrebbero notato la barca per poi scortarne ogni singolo passeggero fino al molo di Leuca.

Insomma, si parla dell’ennesimo viaggio della speranza lungo un’intera notte. Sarebbero tre, inoltre, gli scafisti addetti all’accompagnamento degli stranieri. Arrestati ed accompagnati in carcere. Tra i soggetti in dirittura d’arrivo dal Medio Oriente, invece, c’erano pure donne a almeno quattro bambini. Nel complesso, per fortuna, le loro condizioni di salute appaiono buone. Terminate le operazioni soccorso, verranno accompagnati presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto per le classiche procedure d’identificazione.

Stesso identico scenario raccontato qualche giorno addietro, alloraquando – sempre nei pressi del "Ciolo", a Gagliano del Capo – sbarcarono ben 44 cittadini più o meno della stessa provenienza di quelli giunti nel Salento oggi. Non solo. Tre giorni prima, toccò alla marina di San Cataldo accogliere un'altra, ennesima, schiera di siriani (i quali furono intravisti dalla Polizia leccese). Ultimamente, la spiaggia dei leccesi per antonomasia sembra sia divenuta una delle mete predilette per gli scafisti. Emblematico, infine, l'episodio del 25 Aprile – festa nazionale della Liberazione – nel quale addirittura le forze dell'ordine scoprirono alcuni reduci da un pericolosissimo tragitto in mare sulla strada provinciale che conduce al capoluogo salentino.



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