Minacce di morte e richieste di denaro per non divulgare le foto della ex nuda, stalker finisce ai domiciliari

Un 38enne marocchino è finito ai domiciliari per atti persecutori ed estorsione nei confronti della ex convivente. Da quando aveva interrotto la relazione, per la donna è iniziato l’incubo: minacce di morte, sms e telefonate ‘Ti sfregio il volto, ti uccido’.

«O stai con me o ti ammazzo». E ancora: «Ti brucio…ti sfregio il volto». È questo il tenore dei messaggi che una donna di origine nordafricana era costretta a leggere ogni giorno. La sua unica colpa? Quella di aver interrotto una relazione con un 38enne marocchino, dopo quattro anni di convivenza. Una rottura che l’uomo non ha mai accettato. Le centinaia di sms inviati, però, non erano l’unico modo per manifestare la sua rabbia nei confronti della donna costretta a dover fare i conti con le telefonate, anche trenta in un solo giorno, le minacce di morte, le intimidazioni. Tant’è che, impaurita, la poveretta ha persino cambiato le sue abitudini o si è chiusa in casa.
   
La cosa forse peggiore in tutta questa vicenda sono le richieste estorsive. Il 38enne, infatti, ha minacciato la sua ex convivente di divulgare le sue foto in cui appariva nuda. E ha ottenuto prima 600, poi 800 euro da parte della donna che ha ceduto per terrore di che la sua intimità fosse violata. In un caso, alcuni scatti sarebbero realmente finiti nelle mani del fratello della vittima, creando non pochi problemi in famiglia, per via anche dei precetti religiosi musulmani. Ad una ulteriore richiesta estorsiva di 1000 euro la donna non ha ceduto, rassicurata dall’intervento dei poliziotti. 
   
Rintracciare l’uomo, però, non è stato facile. Il 38enne marocchino è stato scovato a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, nelle scorse ore dove il personale della Squadra Mobile ha eseguito la misura cautelare coercitiva degli arresti domiciliari emessa nei suoi confronti.
   
Per la donna forse è la fine di un incubo durato anni, almeno dall’inizio del 2015 quando sulla scorta di alcune denunce presentate i poliziotti avevano avviato le indagini. Indagini che portarono, a luglio dello scorso anno, all’emissione del provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento. Tale provvedimento fu emesso da G.I.P., ma essendo il 38enne irreperibile era stato impossibile notificarlo.
   
Insomma, troncare una storia durata anni e lasciarsi la vecchia vita alle spalle per la donna non è stato facile. L’ultima denuncia risale a  gennaio di quest’anno: fra sms e circa trenta telefonate al giorno, continuava ancora a subire a cui si aggiungono le richieste estorsive.
   
Alla luce dei nuovi fatti e della pericolosità del 38enne, il sostituto procuratore della Repubblica, la dott.ssa Angela Rotondano, ha richiesto e ottenuto dal Gip l’emissione della misura. Il 38enne è finito ai domiciliari per atti persecutori ed estorsione. L’uomo, come detto, è stato rintracciato con la collaborazione dei poliziotti della squadra mobile di Brindisi.



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