Per evitare il T.S.O, il trattamento sanitario obbligatorio “necessario” quando una persona è ritenuta pericolosa per sé o per gli altri, è salito sul terrazzo della propria abitazione e ha minacciato di lanciarsi nel vuoto. Anzi, sembrava proprio intenzionato a farlo.
La tragedia è stata evitata solo grazie al provvidenziale intervento di un Carabiniere che, insieme ad un Vigile del Fuoco, è riuscito a fermare il giovane prima che mettesse in pratica il suo disperato gesto. Lo ha afferrato per le caviglie, riportando anche alcune lesioni.
La ricostruzione di quei drammatici momenti
Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 12.30, quando un 39enne di Tuglie – in cura presso il Cim, il Centro di Igiene Mentale di Gallipoli – allo scopo di evitare il T.S.O. disposto dall’Autorità Sanitaria locale si è barricato sul terrazzo della propria abitazione, dove ha minacciato di buttarsi.
Sul posto, si sono precipitati i Carabinieri della stazione di Sannicola che hanno tentato in tutti i modi di farlo desistere. Il 39enne non ha voluto sentire ragioni.
Alla fine, quando le parole sembravano non bastare più, Marco – un appuntato scelto – ha forzato la porta di accesso del terrazzo, con il prezioso aiuto di un Vigile del Fuoco. Solo così è stato possibile evitare il peggio. Il militare è riuscito a bloccare l’uomo, afferrandolo per le caviglie. Questione di secondi che sono stati preziosi, il 39enne stava per lanciarsi nel vuoto. Per salvargli la vita, il Carabiniere ha riportato diverse ecchimosi, sopratutto alla mano sinistra.
Il 39enne, invece, è stato sottoposto al TSO.
Il plauso di Zanchi
Il comandante provinciale di Lecce, il colonnello Giampaolo Zanchi, si è subito congratulato con il carabiniere che, con il suo provvidenziale intervento, ha salvato la vita all’uomo, scongiurando il peggio.
