Morte Dalila dopo il rave-party. La verità negli esami tossicologici

Si attendono gli esiti degli esami istologici e tossicologici per capire cos’ha realmente provocato la morte di Dalila Coluccia, la 22enne di Cerfignano che ha partecipato ad un rave party.

Si dovranno attendere i risultati degli esami istologici e tossicologici per stabilire quali siano state le cause che hanno provocato la morte di Dalila Coluccia, la 22enne di Cerfignano ricoverata presso il nosocomio leccese dopo un rave-party. Elementi utili potrebbero provenire anche dalla cartella clinica della ragazza.

Si dovrà aspettare ancora per sapere che cosa abbia realmente provocato la morte di Dalila Coluccia, la 22enne di Cerfignano, deceduta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce dove era ricoverata dall’alba di domenica 13 ottobre dopo aver partecipato ad rave party non autorizzato, in una masseria abbandonata, in località Pozzo Antico,  sulla strada che conduce verso la marina di Torre  Chianca. Per avere un quadro più completo si dovranno attendere gli esiti degli esami istologici e tossicologici sui prelievi eseguiti nel corso dell’autopsia, dal medico legale, Alberto Tortorella, che confermeranno o meno se sia stato fatale, come si ipotizza, il mix di alcool e sostanze stupefacenti. Elementi utili potrebbero provenire anche dalla cartella clinica della ragazza.

Intanto, proseguono serrate le indagini per ricostruire quanto accaduto quella notte: numerose le persone sentite dagli agenti della squadra mobile di Lecce. Il sostituto procuratore, Francesca Miglietta ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Tra le accuse anche quella di omissione di soccorso. Quando alle prime luci del mattino, i sanitari del 118  sono giunti sul luogo segnalato la giovane riversa era sul pavimento, in fin di vita. Non si sa per quanto tempo Dalila, sia rimasta a terra prima che qualcuno dei presenti lanciasse l’allarme.



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