Militare salentino muore a 20 anni di leucemia dopo 11 vaccini. La sentenza della Cassazione

La Cassazione ha confermato il nesso di causalità esistente tra la somministrazione dei vaccini ed il decesso.

La Cassazione ha confermato il nesso di causalità esistente tra la somministrazione di 11 vaccini, da luglio del 2000 e marzo del 2001, e il decesso di un giovane militare salentino, in ferma volontaria, morto per una leucemia fulminante nel 2001. Nella sentenza del 25 novembre scorso, viene sottolineata “l’alta probabilità statistica che il considerevole numero di vaccinazioni somministrato in brevissima sequenza temporale avesse causato o comunque favorito la malattia acuta letale“.

Parliamo del caso Fabio Mondello, originario di Gallipoli, di appena 20 anni. È stata così accolta la tesi difensiva dei familiari del giovane, assistiti dall’avvocato Francesco Terrulli di Martina Franca.

Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, invece, la questione del risarcimento dovrà invece essere trattata dalla Corte d’Appello di Lecce. La Cassazione ritiene che, secondo la legge, gli aventi diritto all’indennizzo da parte del Ministero della Salute sono «i soli superstiti a carico delle persone decedute» e non anche i conviventi.



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