Nuovi controlli della Guardia Costiera: sequestrati attrezzi da pesca non conformi

Continuano senza sosta i controlli degli uomini della Guardia Costiera di Gallipoli. Sotto sequestro sono finite 15 nasse calate in mare senza le previste segnalazioni, un palangaro da fondo composto da 600 ami e una rete di 1 km senza identificazione.

Che sia via mare o a terra continuano senza sosta i controlli dei Militari della Guardia Costiera di Gallipoli, impegnati non solo nelle operazioni a tutela del consumatore condotte all’interno del Porto della perla dello ionio, ma anche in ‘ispezioni’ eseguite con i mezzi navale. E i risultati non sono mancati. La scorsa notte, ad esempio, a finire sotto sequestro sono stati diversi attrezzi da pesca, non conformi alla normativa nazionale e comunitaria vigente.

Nello specifico sono state rinvenute 15 nasse calate in mare senza le previste segnalazioni e quindi pericolose ai fini della sicurezza della navigazione, un palangaro da fondo utilizzato da un pescatore sportivo composto da circa 600 ami quindi ben oltre i 200 previsti dal regolamento di settore a tutela delle risorse ittiche, infine una rete da posta della lunghezza totale di 1 km sprovvista di qualsiasi identificazione e segnalamento. I circa 20 chili di pescato dopo essere stato ritenuto idoneo al consumo umano dal veterinario di turno, è stato devoluto in beneficienza.

È  scattata, dunque,  anche una sanzione amministrativa di 1.000 euro.

Queste operazioni si inseriscono nella più ampia vigilanza che il Corpo delle Capitanerie di porto svolge, per contrastare il fenomeno del commercio del prodotto ittico derivante dalla pesca sportiva/ricreativa. Tale attività mira alla tutela sia del consumatore in quanto, il prodotto frutto di tali pratiche illecitamente commercializzato, non è sottoposto al previsto controllo igienico-sanitario che alla tutela dell’ intero comparto della pesca professionale impedendo o sanzionando indebiti sfruttamenti delle risorse ittiche.



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