La sua era stata un’esecuzione fredda, repentina, un solo colpo d’arma da fuoco, in pieno giorno, sparato alla fronte, mentre era intento a pascolare il suo gregge di pecore.
Era il 6 aprile scorso, quando, il corpo senza vita di Hyraj Quamil, pastore 23enne di origine albanese era stato trovato nelle campagne di Torre Castiglione, in direzione Torre Lapillo e Punta Prosciutto, al confine con il territorio tarantino. Una morte la sua inspiegabile vista la natura della persona, gran lavoratore, ben voluto e attaccato alla sua terra natia.
A quasi sette mesi dal quel brutale omicidio sarebbe stato arrestato dai Carabinieri il presunto autore di quel delitto. Si tratterebbe, il condizionale è d’obbligo, di Giuseppe Roi, 31enne del posto, datore di lavoro del cittadino albanese.
Ancora non sono chiare le dinamiche che hanno portato alla scoperta e al conseguente arresto.
Maggiori dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo questa mattina presso il Comando Provinciale di Lecce dell’Arma dei Carabinie