Operazione Diarchia.  Due imputati tornano liberi dopo l’annullamento della condanna per associazione mafiosa

Ricordiamo che nel maggio del 2017, venne eseguita l’operazione “Diarchia” e venne emesso un provvedimento di fermo per 14 persone, su richiesta della Dda

Tornano liberi dopo sei anni, a seguito dell’annullamento con rinvio della condanna da parte della Cassazione per associazione mafiosa.

Parliamo di Damiano Cosimo Autunno, 56enne di Matino (difeso dall’avvocato Mario Coppola) e Giuseppe Corrado, 50enne di Ruffano (assistito dagli avvocati Simone Viva e Cesare Placanica). Erano sottoposti a misura cautelare del carcere dal maggio del 2017, a seguito dell’operazione “Diarchia”. La decisione della Suprema Corte è giunta dopo l’annullamento con rinvio alla Corte di Appello di Lecce delle sentenze di condanna per associazione mafiosa nei confronti degli imputati che rispondevano di questa accusa. Si tratta, oltre che di Autunno e Corrado, anche di Antonio Andrea Del Genio, 37enne di Casarano e Luca Del Genio, 31enne di Casarano; Lucio Sarcinella, 26enne di Casarano e Marco Petracca, 46enne di Casarano ( per concorso esterno).

Invece, non ha fatto ricorso in Cassazione, il collaboratore di giustizia Tommaso Montedoro, 42enne di Casarano, assistito dall’avvocato Sergio Luceri. Era stato condannato in Appello a 11 anni, 10 mesi e 20 giorni.

Occorre ricordare che Montedoro, durante le deposizioni in aula e nel corso degli incontri con gli inquirenti, ha sempre negato di aver fatto parte della Sacra Corona Unita.

Ricordiamo che nel maggio del 2017, venne eseguita l’operazione “Diarchia” a opera dei Carabinieri del Comando provinciale di Lecce e venne emesso un provvedimento di fermo per 14 persone, su richiesta della Dda del capoluogo. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi e dal sostituto procuratore Massimiliano Carducci, hanno evidenziato un processo di riorganizzazione del clan che operava nel territorio di Casarano. L’inchiesta ha preso il via dopo l’omicidio del 2016 di Augustino Potenza, nei pressi di un supermercato e il tentato omicidio di Luigi Spennato.



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