Ha lasciato l’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce e il bambino che aveva dato alla luce sotto gli occhi increduli degli amici, dichiarando con la stessa fermezza con la quale avrebbe nascosto a tutti la gravidanza di non volerlo riconoscere. Come la legge impone, la 19enne avrà dieci giorni di tempo per cambiare idea su quel figlio che per nove mesi ha tenuto in grembo e che ha partorito per strada a Porto Cesareo dopo aver trascorso la serata in giro per locali.
Adesso bisogna attendere per capire se la neo-mamma tornerà indietro sui suoi passi e accetterà di far entrare il bimbo nella sua vita oppure rimarrà sulle sue posizioni.
Il bambino, un bel maschietto di 3,150 chilogrammi, è ricoverato nell'Unità di terapia intensiva neonatale (Utin) del nosocomio salentino. Ora sta bene grazie anche agli amici della ragazza che gli hanno salvato la vita.
Dopo aver tagliato il cordone ombelicale, infatti, la 19enne leccese sembrava spaesata e stando ad una prima ricostruzione avrebbe mostrato un certo distacco nei confronti del neonato.
È stato uno tre ragazzi presenti ad avvolgere il piccolo in un plaid che aveva in macchina e a convincerla a farsi accompagnare al pronto soccorso dell’ospedale più vicino. Al ‘San Giuseppe Sambiasi’ di Nardò, i medici altrettanto increduli, hanno informato dell’accaduto gli agenti del locale commissariato. Ai poliziotti i testimoni del singolare parto hanno raccontato di non essersi mai accorti che la giovane fosse incinta. La 19enne, già mamma di un bambino di 3 anni, probabilmente verrà ascoltata in un secondo momento quando le sue condizioni di salute lo permetteranno.
Come detto ora il Tribunale per i minorenni di Lecce attenderà i tempi previsti dalla legge per un eventuale ripensamento da parte della madre, dopodiché dovrebbe avviare la procedura per lo stato di adottabilità.
