Passaggi pedonali e attracchi per imbarcazioni abusivi, sequestrata un’area della Grotta Zinzulusa

Sottoposta a sequestro un’area nella grotta “Zinzulusa” di Castro, dove la Guardia Costiera ha accertato la presenza di passaggi pedonali pavimentati e attracchi per imbarcazioni abusivi.

Passaggi pedonali pavimentati e attracchi per imbarcazioni, rigorosamente abusivi. Per questo è finita sotto sequestro un’area all’interno della grotta “Zinzulusa” di Castro, uno dei luoghi più affascinanti e ricercati dai turisti d’estate.

Per la precisione

I militari della Guardia Costiera di Otranto, appartenenti al Nucleo Operativo Polizia Ambientale (NOPA) della Direzione Marittima di Bari, hanno “notato” durante le indagini la presenza di tre punti di attracco muniti di bitte e agganci metallici e dei passaggi pedonali in pietra naturale e cemento, realizzati in assenza di titoli autorizzativi ed in violazione dei vincoli che insistono in quel luogo di indiscutibile pregio ambientale.

Informata dell’accaduto la Procura delle Repubblica di Lecce che ha delegato la Guardia Costiera per eseguire il Decreto di Sequestro Preventivo disposto dal Tribunale di Lecce – Sezione Giudici per le indagini preliminari per abusiva occupazione di spazio demaniale e per aver eseguito opere in assenza di autorizzazioni in area sottoposta a vincoli paesaggistici.

Le dichiarazioni del vicesindaco di Castro

A commentare l’accaduto il vicesindaco di Castro e assessore alla Cultura e Turismo, Alberto Antonio Capraro. “E’ opportuno chiarire che i sigilli apposti ieri dalla Capitaneria di Porto non riguardano nello specifico Grotta Zinzulusa né la sua fruibilità, ma solo una piccolissima porzione di scogliera antistante dove si svolge un servizio privato di escursioni. Ad essere sequestrati sono quindi tre ‘pennelli’ di attracco con bitte e ganci che, peraltro, stanno lì da anni. L’amministrazione comunale, pienamente consapevole del valore paesaggistico, culturale, e turistico della Grotta, è la prima a muoversi, da sempre e anche in queste ore, per mantenere rigido il controllo e garantire il rispetto del suo patrimonio ambientale. Già questa mattina il sindaco di Castro, Luigi Fersini, si è recato in Procura a Lecce per chiarire gli aspetti della vicenda. Occorre fare queste precisazioni affinché una errata interpretazione della notizia non arrechi danni e non comprometta l’immagine di uno dei beni paesaggistici più preziosi del Salento e dell’intera Puglia. Ripeto, non è la grotta ad essere stata posta sotto sequestro e pertanto chiunque volesse recarsi anche in queste ore e nei prossimi giorni a visitarla o chi avesse già prenotato la visita non avrà alcun tipo di problema”.



In questo articolo: