Ci sarà una perizia psichiatrica per accertare se il badante arrestato e finito in carcere per l’omicidio del giugno scorso di Fernando Monte, 81enne di Castrignano de’ Greci, fosse capace d’intendere e di volere al momento dei fatti.
Nella giornata di martedì prossimo, si svolgerà l’incidente probatorio davanti al gip Valeria Fedele, dopo l’istanza del pm Luigi Mastroniani che sulla scorta degli accertamenti disposti in fase d’indagine, affidati ad uno specialista, avrebbe accertato un vizio di mente per il 36enne Victor Josan, di origini moldave.
Nel corso dell’udienza del 12 novembre, il giudice affiderà l’incarico ad uno psichiatra per la perizia.
Le parti potranno nominare un loro consulente.
L’imputato risponde dell’accusa di omicidio aggravato dai futili motivi ed è difeso dall’avvocato Stefano Maggio. Invece, i familiari della vittima sono assistiti dagli avvocati Antonio Palumbo e Anna De Simone.
I fatti risalgono al 30 giugno del 2018 quando, dopo una discussione a pranzo, per uno sguardo di troppo sul telefonino da parte dell’anziano, come sostenuto dal badante, si è scatenata l’ira di quest’ultimo, che lo ha portato a rompere il cellulare in testa all’81enne ed a picchiarlo selvaggiamente fino a provocarne la morte.
Ricordiamo che a scoprire il corpo dell’anziano, un ex commerciante ambulante, è stata la figlia della vittima. Intorno alle 18.30, quando la donna si è recata nell’abitazione del padre per fargli visita e dopo la macabra scoperta ha allertato le forze dell’ordine. I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Maglie, insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, hanno poi avviato le indagini. Il badante stava invece seduto davanti casa, sporco di sangue e in stato confusionale. L’uomo nel corso di una confessione in stato di choc, dichiarò anche di avere sentito delle voci in testa.
Ora si attendono gli esiti della perizia.