
Il giudice accoglie la richiesta di perizia psichiatrica della Procura, per stabilire la capacità di intendere e di volere al momento dei fatti, di Cosimo Loiola. Parliamo del 45enne di Galatone accusato dell’omicidio di Sebastiano Danieli, pensionato di 66 anni, ucciso con tre colpi d’ascia alla testa, l’11 febbraio scorso in un terreno di sua proprietà.
L’udienza per il conferimento dell’incarico, alla dott.ssa Paola Calò, è fissata per il 28 marzo davanti al gip Tea Verderosa. La specialista, nell’ambito dell’incidente probatorio, dovrà valutare se il regime carcerario risulti compatibile con lo stato di salute mentale e se sia capace di stare in giudizio e socialmente pericoloso.
Il 45enne è stato sottoposto a fermo dal pm Rosaria Petrolo, in base alle indagini dei carabinieri e portato in caserma, non ha confessato l’omicidio. In seguito, assistito dall’avvocato Antonio Luceri, si è avvalso della facoltà di non rispondere, dinanzi al gip, nell’interrogatorio in carcere. Il 45enne, come riferito dal suo legale, è stato in cura presso un centro di salute mentale ed è apparso in stato confusionale.
Danieli si trovava nel proprio terreno, quando è stato raggiunto da Loiola. Durante la lite, il 45enne lo avrebbe colpito con un’ascia in ferro alla testa, con l’ultimo colpo mortale alla nuca. ll 66enne, un ex dipendente di un mobilificio in pensione, è stato ritrovato, riverso a terra, con evidenti tracce di sangue. E in base ad alcune testimonianze, nei giorni precedenti, Loiola aveva “rivendicato” di essere il proprietario dei fondi, tra cui quello della vittima.
Ora si attendono gli sviluppi dell’incidente probatorio.