Peschereccio non a norma, denunciato il comandante

Denunciato un comandante di un peschereccio che non aveva rinnovato i certificati di sicurezza del peschereccio.

Il capitano di un peschereccio è stato deferito all’autorità giudiziaria per aver violato la normativa relativa alla decadenza dei certificati di sicurezza e per falsità materiale commessa da privati

C’erano evidenti pecche dal punto di vista legale al motore di un peschereccio e, quindi, il capitano è stato denunciato. Questa mattina gli uomini della Capitaneria di Porto di Gallipoli e dell’Ufficio Locale Marittimo di Torre Cesarea lo hanno accertato sulla nave da pesca “Giuseppe Verdi” appartenente alla marineria cesarina.

Dall’esito del controllo a tutti gli impianti collocati nel motore della motopesca in questione, nonché dal confronto diretto tra il propulsore installato e le schede fotografiche del motore previsto dalla documentazione di bordo, è emersa la diversa manifattura dell’apparato di propulsione. Per questa ragione il comandante è stato deferito all’autorità giudiziaria per aver violato la normativa relativa alla decadenza dei certificati di sicurezza e per falsità materiale commessa da privati.

Le caratteristiche dell’apparato motore di un peschereccio, infatti, sono un elemento importantissimo per il rilascio della licenza di pesca perché vanno ad incidere sullo sforzo di pesca, cioè sulla quantità teorica di pesce che un motopesca può catturare con un determinato attrezzo.

I militari della Guardia Costiera hanno ritirato i documenti di bordo del “Giuseppe Verdi”, che non potrà più prendere il largo fino a quando non installerà un apparato motore conforme a quanto prescritto dalla relativa documentazione di sicurezza e dalle risultanze della licenza di pesca.

Questo tipo di controlli continueranno anche nei prossimi giorni su tutti i pescherecci del Compartimento Marittimo di Gallipoli al fine di verificare l’effettiva potenza erogata dai propulsori dei motopesca.



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