Abuso di alcool e violenza. Un binomio tanto comune quanto drammatico che supera i confini dalle mura domestiche quando diventa un fatto di cronaca. Tante sono le storie, tanti i racconti, tanti i casi molti dei quali nascosti, silenti, consumati proprio dentro casa. Se ne parla, e pure tanto però continua ad accadere. Accade in Italia, accade a Lecce.
Ieri sera, un 56enne del posto, è stato sottoposto ad un provvedimento di allontanamento dal proprio domicilio a seguito della denuncia sporta dalla moglie. Dal 2009 l’uomo aveva cominciato a bere, e da allora quotidianamente, ogni volta che tornava a a casa ubriaco, sottoponeva la moglie ad offese verbali e percosse, finché, non potendone più, lo aveva denunciato per ben due volte, lo scorso agosto ed a dicembre. Ma il suo comportamento non era mutato. Tanto che, ieri sera, dinanzi quell’atteggiamento violento si era ripetuto: al suo rientro, sbronzo, il leccese aveva ricominciato con le offese e le percosse, anche alla presenza dei figli maggiorenni. È stata proprio la figlia, al nono mese di gravidanza, a richiedere l’intervento della volante della polizia, dopo che il padre, spintonando la moglie, le aveva fatto perdere l’equilibrio facendola finire addosso a lei, con grave pericolo anche per il bambino di cui era in attesa.
Sentito il magistrato di turno è stato disposto l’allontanamento dall’abitazione e denunciato in stato di libertà per ingiurie, minacce, percosse e maltrattamenti in famiglia