Non hanno un tetto sotto il quale dormire, né d’estate né d’inverno, e nulla da mangiare se non qualcosa racimolata qua e là, sempre che non scelgano di varcare le porte della Caritas.
Sono i clochard di Lecce, quel popolo silenzioso di gente in difficoltà, di cui ci si ricorda quando diventano vittime di qualche incidente e poi subito dopo dimenticati. Pensiamo a Dino e Veronica, morti insieme all’interno della cisterna di una casa diroccata, o a Sergio, deceduto per strada in centro.
Non sono poche, tuttavia, le persone che si occupano ogni giorno di sollevare dagli stenti i senzatetto, per quello che è possibile, con un pasto, una coperta, un posto dove stare.
E ieri l’associazione Pronto Soccorso dei poveri, com’è nella sua mission, ha contribuito a dare un pasto caldo ai clochard leccesi.
In serata sono state distribuite calde “pinse romane”, una sorta di pizze margherita.
Tutto è stato possibile grazie alla pizzeria-hosteria da Roberta, a Lecce in via Sicilia. Dal forno del locale, sin dalle 19, sono uscite decine e decine di pizze che poi sono state distribuite dai volontari.
Un grazie di cuore è giunto alla titolare della pizzeria da parte del presidente dell’Associazione Pronto Soccorso dei poveri, Tommaso Prima.
