Processo di Appello “Perseo” su droga ed estorsioni: sconti di pena per tutti gli imputati

L’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, consentì di sgominare, nell’ottobre del 2013, un sodalizio criminale dedito allo spaccio di droga nel comune di Salice Salentino e nei comuni limitrofi di Guagnano, Veglie e Porto Cesareo.

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Riformata in toto la sentenza di condanna maturata in primo grado per i dieci imputati, al termine del processo di Appello “Perseo”. La Corte presieduta da Vincenzo Scardia ha dunque accolto le richieste avanzate dal collegio difensivo e assolto alcuni imputati in merito a determinati capi d’imputazione. Nel corso di una precedente udienza, invece, la Procura Generale aveva chiesto la conferma della condanna a circa 80 anni di carcere del processo in abbreviato conclusosi nel settembre 2015, dinanzi al gup Annalisa De Benedictis.

Il verdetto odierno

Questo il verdetto di oggi: 14 anni e 8 mesi per Giovanbattista Nobile, 32enne, considerato il capo dell’organizzazione criminale (assolto dagli episodi estorsivi e di danneggiamento), condannato in primo grado a 16 anni; Dario De Pascalis, 27enne, 7 anni e 9 mesi di reclusione (12 anni in primo grado) Antonio Mogavero, 31enne a 7 anni e 11 mesi (10 anni) Raffaele Schiavone, 24enne,  4 anni e 9 mesi  (9 anni e 4 mesi); Tonio Mangiulli, 39enne a 4 anni e 9 mesi (10 anni); Andrea Marcellino, 32enne a 4 anni e 10 mesi (10 anni) e 4 anni e 8 mesi per Gabriele Timo, 27 anni, (10 anni); Antonio Capocello, 35enne ,3 anni (5 anni e 4 mesi); Antonio De Fazio, 34 anni, 3 anni e 1 mese (4 anni) così come per la 30enne Simona Muia (4 anni). I dieci imputati sono tutti quanti di Salice Salentino. Rispondono, a vario titolo ed in diversa misura delle accuse di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione e spaccio.

Invece, in primo grado era stato assolto Francesco Leuzzi, 26 anni di Guagnano, per il quale il pm aveva invocato 8 anni e 6 mesi, per lo stesso reato degli altri presunti sodali. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati  Rita Ciccarese, Pantaleo Cannoletta, Luigi Rella, Antonio Savoia, Benedetta Martina, Rosanna Saracino, Antonio Di Candia, Oronzo Maggiulli, Alessandro Ruggeri, Laura Pisanello, Cosimo Casaluci, Francesco Tobia Caputo, Salvatore Rollo.

Le indagini

L’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di Campi Salentina, consentì di sgominare, nell’ottobre del 2013, un sodalizio criminale dedito allo spaccio di droga e nello specifico di cocaina nel comune di Salice Salentino e di hashish e marijuana nei comuni limitrofi di Guagnano, Veglie e Porto Cesareo. Per alcuni di essi è ipotizzato anche il reato di estorsione. Nobile, Mangiulli e Schiavone sono stati anche ritenuti responsabili di due episodi estorsi in concorso. Alcuni acquirenti dello stupefacente che avevano accumulato debiti, avrebbero subito “sequestri preventivi” di beni personali, come autovetture e carte bancomat, fino al momento del debito saldato.

Operazione Perseo

Una curiosità, infine. I carabinieri della compagnia di Campi Salentina hanno dato il nome Perseo all’operazione, attingendolo dalla mitologia greca. I carabinieri della compagnia di Campi Salentina, “ghigliottinando” un’associazione criminale, hanno voluto fare riferimento alla testa recisa di Medusa che “Il Perseo”, figlio di Zeus, tiene in mano nella nota statua realizzata nel Cinquecento da Benvenuto Cellini.



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