È terminato l’ascolto del direttore di Arca Sud (ex IACP), Sandra Zappatore, nel processo “Case popolari” che si sta celebrando nell’aula bunker di Borgo San Nicola.
Davanti ai giudici della seconda sezione collegiale (Presidente Pietro Baffa), si è concluso il contro esame dell’importante testimone. La Zappatore, in particolare, ha risposto alle domande del collegio difensivo, dopo l’esame della scorsa udienza, condotto dai pm Massimiliano Carducci e Roberta Licci. In particolare, ha parlato delle numerose “anomalie” nella gestione ed assegnazione degli alloggi popolari, che venivano negati agli aventi diritto in graduatoria.
La Zappatore ha riferito di “Un circolo vizioso dal quale non si riusciva ad uscire” e delle ingerenze dell’amministrazione comunale per bloccare gli sgomberi degli abusivi.
Infine, ha sottolineato come ogni anomalia sia stata da lei segnalata agli organi competenti; anche il racconto su presunti illeciti nella gestione degli alloggi di Pietro Scatigna (ascoltato in aula come testimone), l’uomo che fu pestato e minacciato di morte perché, stando alle carte dell’inchiesta, denunciò il sistema illegale di assegnazione degli appartamenti.
Sempre in giornata, è stata sentita la dirigente Anna Maria Perulli. L’esame ed il contro esame del teste, si sono concentrati sulla graduatoria del 2017, riguardante gli aventi diritto all’alloggio popolare.
La prossima udienza è prevista per il 22 gennaio, quando verrà sentito il perito che si è occupato della trascrizione delle intercettazioni.
Ricordiamo che sul banco degli imputati, compaiono, tra gli altri, gli ex assessori Attilio Monosi, Luca Pasqualini e Antonio Torricelli.