Dovrà affrontare un processo penale, la commessa di una cartoleria accusata di avere cacciato via dal negozio una giovane colombiana, apostrofandola con epiteti razzisti. Non solo, poiché secondo l’accusa, le avrebbe spruzzato negli occhi il detersivo contenuto nello spray per lavare i vetri, provocandole un’irritazione agli occhi.
Questa mattina, al termine dell’udienza preliminare, il gup Simona Panzera ha rinviato a giudizio A.T, 43 anni di Trepuzzi, accogliendo la richiesta del pm Alessandro Prontera.
Il processo avrà inizio il 2 aprile del 2023, dinanzi al giudice monocratico Maddalena Torelli.
L’imputata è difesa dall’avvocato Francesco Tobia Caputo (sostituito in udienza dal collega Carlo Scalinci) e potrà dimostrare l’estraneità alle accuse nel corso del dibattimento. Risponde delle ipotesi di reato di violenza privata e lesioni personali con l’aggravante della finalità di discriminazione o di odio razziale.
Intanto, la ragazza colombiana si è costituita parte civile, attraverso l’avvocato Lucia Longo.
Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della vittima che ha presentato una denuncia-querela, a cui è stato allegato un video che riprendeva l’accaduto.
Come ricostruito nell’avviso di conclusione delle indagini, il grave episodio è avvenuto il 25 marzo del 2021, all’interno di una cartoleria di Lecce. La giovane, verso le ore 17.30, si recava lì per utilizzare il servizio MoneyGram e inviare del denaro ai familiari in Colombia.
La commessa si sarebbe però rifiutata di effettuare l’operazione è di fronte alle sollecitazioni della cliente, avrebbe affermato: “io non sono tua sorella, prendi le tue cose e vai a fare l’operazione al tabacchino qui vicino che fa lo stesso servizio, io non te lo faccio, se vuoi rimani qui fino a stasera, ma io non te lo faccio”. A quel punto, la giovane colombiana le diceva che non poteva rifiutarsi di effettuare il versamento e rimaneva davanti al bancone con i soldi sul tavolo, in attesa di spiegazioni.
La commessa, a quel punto, le spruzzava il liquido dello spray disinfettante (Vetril) anche negli occhi, dicendole: “okay almeno ti allontani, che con le malattie che porti qua…”. E aggiungeva che “lei non lavorava con le prostitute”. Intanto, la ragazza filmava il grave episodio di discriminazione.
Successivamente veniva comunque costretta a lasciare l’esercizio commerciale. A causa di un forte bruciore agli occhi, la ragazza si recava poi, accompagnata da un amico, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. Dopo essere stata visitata nel reparto di oculistica le veniva rilasciato un certificato con 7 giorni di prognosi.
Occorre ricordare che anche la commessa ha presentato una denuncia nei confronti della giovane colombiana, in cui fornisce una diversa versione dei fatti rispetto a quest’ultima.